Bollate, il sindaco scrive sui social: «Bisogna alzare le tasse»

Francesco Vassallo: "Abbiamo un buco di 2,5 milioni. Colpa della vecchia amministrazione"

Il sindaco di Bollate Francesco Vassallo

Il sindaco di Bollate Francesco Vassallo

Bollate (Milano), 27 giugno 2015 - Sveglia alle 5. Poi l’aumento delle imposte lo annuncia su un post. Di buon’ora Francesco Vassallo si mette al computer e spiega le ragioni dell’imminente manovra. Scrive sui social il sindaco per «sollecitare una discussione franca e serena in merito alla situazione economica e finanziaria del Comune: ad oggi abbiamo uno sbilancio di 2,5 milioni di euro, che non ha ancora trovato copertura». Alla velocità della luce la Giunta Vassallo dovrà coprire il buco del proprio bilancio comunale. «Una situazione non creata da noi, ma ereditata dalla Giunta Lorusso», precisa. «La condizione è arrivata a questo punto anche (ma non solo) per i pesanti tagli ai trasferimenti statali che dal Governo sono stati applicati (a Bollate i tagli statali sono stati per il 2015 di 1,9 milioni di euro, ndr), a più riprese, agli enti locali. Ma una parte dello sbilancio è anche frutto di precise scelte di politica amministrativa adottate nel recente passato. La situazione che ho trovato oggi è la stessa identica che si era presentata tre mesi fa, ragion per cui la critica che mi sento di muovere a chi, prima di me, ricopriva ruoli di responsabilità è quella di non aver avuto il coraggio di fare scelte impopolari durante la campagna elettorale». La strada oggi è a senso unico. «Il documento contabile pluriennale nella parte corrente è di 26 milioni di euro su un bilancio di 38milioni. Per non rischiare il default andrà chiesto un nuovo sacrificio ai cittadini».

Ore 9.30, in Comune viene convocata la prima conferenza stampa dell’era Vassallo. «Stiamo ragionando sull’aumento delle aliquote Tasi, le altre imposte sono già al massimo. Saranno applicate delle detrazioni, l’impegno è quello di cercare di attenuare il più possibile l’impatto sulle tasche dei cittadini, quanto meno per alcune fasce sociali più fragili e che sentono la crisi più di altre. Purtroppo 2,5 milioni di euro da coprire in 10 giorni non permettono altri ragionamenti. Abbiamo, inoltre, deciso di tenere bloccate le attuali aliquote sui negozi commerciali per non gravare sulle poche attività rimaste» dice il primo cittadino. A conti (quasi) fatti, la forbice delle aliquote sarà fra l’1,9 per mille e la quota massima del 3,3. «Sarà come applicare l’Ici di 4 anni fa», spiegano gli uffici. E ancora non basterà. Il gettito derivato dall’aumento della Tasi stimato è di circa 1,5 milioni di euro, per recuperare l’altro milione che manca all’appello si dovrà attingere da entrate derivanti da oneri di urbanizzazione. Primo consiglio comunale convocato il 2 luglio.