Montella, l'incompreso di casa Milan

L’intesa con Mirabelli sembra di facciata: il ds non condivide le scelte, tra cui il castigo di Rodriguez

Montella 6

Montella 6

Milano, 20 novembre 2017 - Il dato è spietato: ogni volta che il Milan va sotto nel punteggio, ecco palesarsi lo 0 nella casella dei punti fatti. Una triste cantilena che si è ripetuta in tutte le sei sconfitte rimediate in campionato sulle 13 disputate, percentuale che sarebbe soddisfacente nel tiro da 3 a basket ma che risulta improponibile nel calcio per una squadra che sul mercato ha speso in estate 241 milioni per colmare il gap con le prime della classe. Ecco spiegato l’umore nero di Mirabelli dopo l’ennesimo ko: il ds ha sì appianato alcune divergenze caratteriali con Montella, sottolineano gli spifferi di Milanello facendo notare le continue cene tra i due e le apparizioni mano nella mano a X Factor, ma continua a non condividerne la filosofia, tanto da criticare molte delle scelte di Napoli (Borini terzino destro, l’esclusione di Rodriguez, Locatelli trequartista). Da Mirabelli ogni risultato negativo è vissuto come un dramma perché incentiva la cultura della sconfitta, da Montella invece ogni sconfitta fa rabbia ma è ritenuta fisiologica in un processo di crescita dopo la rivoluzione estiva. Un evidente scollamento ideologico percepito da molti giocatori. Fosse per Mirabelli la guida tecnica del Milan sarebbe cambiata da un pezzo con un allenatore più duro con i giocatori, con un temperamento più caldo che possa trascinare il gruppo ad avere un’altra determinazione in campo. Alla Gattuso per intenderci.

Suso a rischio. Dalla infermeria non arrivano intanto notizie confortanti sullo spagnolo: la contusione all’altezza del gluteo sinistro è molto dolorosa (sebbene lui su Instagram tranquillizzi tutti: «È solo una botta, presto sarò in campo») e Suso è a forte rischio per la partita di Europa League contro l’Austria Vienna, dove davantiMontella potrebbe riproporre il classico tandem Silva-Cutrone. Gara da non sbagliare per non ritrovarsi intricati in una situazione da dentro o fuori all’ultimo turno: fallire il percorso in Europa, viste le note difficoltà in campionato e una classifica che piange miseria, manderebbe la stagione delMilan direttamente nella spazzatura.

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