I volontari del Touring Club si fanno in mille. Expo scopre la grande bellezza

Grazie al Touring, eventi e concerti serali in chiese e musei. Assicureranno la loro presenza in palazzi e siti archeologici aperti al pubblico fino alle 22,30

Turisti a Milano

Turisti a Milano

Milano, 19 aprile 2015 - Qualcuno l’ha detto e scritto: «Quando penso a tutti i capolavori che mi restano da ammirare, mi convinco di dovere vivere ancora a lungo». Già, il tempo. Non è elastico e comunque non è per sempre. I capolavori invece abbondano, sono infiniti. Come le idee per valorizzarli e metterli sotto i riflettori, adesso che Milano si mette in vetrina, tra un’overdose di autostima e una comprensibile preoccupazione: fare bene! 

Aspirazione legittima. Con qualche motivo per alimentare l’ottimismo: c’è chi è disposto a mettere del suo anche gratuitamente per rendere più accogliente e gradevole la città che ospita l’Esposizione Universale. E la conferma arriva dai “Volontari del Touring per il patrimonio culturale”, protagonisti dell’iniziativa “Aperti per voi” avviata nel 2005 da un drappello di soci Touring per rendere più fruibili gioielli dell’immane patrimonio culturale e artistico della penisola spesso inaccessibili o aperti solo saltuariamente per mancanza di risorse o personale addetto.  Idea fissa, l’accoglienza, una sorta di paradigma per un ente come il Touring Club che su questo punto ha costruito molta della sua filosofia e che negli anni più recenti della gestione Franco Iseppi è diventata cultura dell’ospitalità sostenibile e smart. Con l’aggiunta di un impegno qualificato ma volontario che in un mondo dove la gratuità è merce rara ha qualcosa di simpaticamente “sovversivo”. Tant’è. C’è Expo 2015 alle porte e questo piccolo, grande esercito di appassionati dell’ospitalità sarà in prima fila per “aprire” ai visitatori italiani e stranieri la bella Milano, intima, ermetica e nascosta. Quasi mille volontari solo in città (erano 25 nel 2005), altre centinaia nel resto della Lombardia, con un coinvolgimento ancora maggiore rispetto al solito, come conferma il coordinatore nazionale dei “Volontari” Gian Mario Maggi annunciando una formulazione più estensiva del vecchio brand “Aperti per voi“ trasformato per l’occasione in un più globale e cosmopolita - Expo oblige - “Aperti al mondo”.  Un autentico “servizio civico” quello del piccolo, grande esercito, composto in buona parte da pensionati ma ultimamente anche da nuovi innesti, giovani contagiati anch’essi dalla passione per i Beni Culturali, dal forte senso di appartenenza che è proprio del Touring Club e dall’esigenza di tutelare in modo “laicamente religioso” la bellezza diffusa e sovente dimenticata della penisola. Come dire: 2mila ore di apertura straordinaria per rispetto ai viaggiatori che tra maggio e ottobre avranno modo di avventurarsi nella Cripta romanica di San Giovanni in Conca (piazza Missori) oppure nelle splendide Chiese di San Satiro (via Torino) o di San Maurizio al Monastero Maggiore (corso Magenta). Con un’aggiunta per Expo di eventi e manifestazioni a corredo dei siti visitabili. Di tutto e di più: brevi concerti, letture pubbliche, presentazioni speciali di opere d’arte, esibizioni strumentali di musicisti o studenti dei Conservatori e 180 “aperture speciali” ben oltre gli orari canonici, fino ad arrivare alle 22,30 nelle giornate di metà/fine settimana. Quasi una rappresentazione metaforica della storia dei “volontari Touring“, incaricati - come ha spesso ricordato Franco Iseppi - di dare il “benvenuto” e di regalare un educato “arrivederci”, con tutto quello che c’è in mezzo: la competenza, l’utilizzo delle lingue internazionali (400 volontari hanno partecipato appositamente a corsi avanzati di inglese), le informazioni, i consigli, il senso della visite e quei piccoli, grandi accorgimenti per fare di un luogo di assoluto valore culturale, artistico e architettonico un sorprendente contenitore di emozioni. Alchimia tutta milanese. Si tratta di teatri, chiese, musei, siti archeologici, palazzi monumentali, ma per 6 mesi diventeranno altrettante living rooms.