Raid nelle scuole di Cassina e Cernusco. Vendetta per le multe degli autovelox?

«È follia», per il sindaco cassinese Massimo Mandelli. «Mi auguro che si tratti di automobilisti arrabbiati, solo perché cerchiamo di salvargli la vita, a essersi appropriati della doppia incursione teppistica e che non dicano sul serio» di Barbara Calderola

I teppisti hanno scaricato gli estintori nelle classi dell’istituto di Cassina, a Cernusco invece le aule sono state allagate

I teppisti hanno scaricato gli estintori nelle classi dell’istituto di Cassina, a Cernusco invece le aule sono state allagate

Cassina de' Pecchi (Milano), 25 febbraio 2015 - Una vendetta per le multe dell’autovelox e dei T-red. Una rivendicazione, ancora verificare, metterebbe in relazione i vandali in azione nelle scuole di Cassina e Cernusco con i salassi presi sulle strade. «È follia», per il sindaco cassinese Massimo Mandelli. «Mi auguro che si tratti di automobilisti arrabbiati, solo perché cerchiamo di salvargli la vita, a essersi appropriati della doppia incursione teppistica e che non dicano sul serio». Stesse parole per il collega di Cernusco, Eugenio Cominicini. «Se la Don Milani è stata allagata per delle contravvenzioni, credo che sia necessario un intervento dei servizi psichiatrici. Chi adombra una cosa del genere ha dei problemi pesanti». Quel che è certo è che i carabinieri di Cassano, titolari dell’indagine, stanno passando al setaccio ogni indizio, seppur minino, che possa condurli a smascherare chi, domenica notte, ha messo a soqquadro i due istituti. A dar corpo alla tesi della presunta rivendicazione, ci sarebbe il valore altamente dimostrativo degli atti consumati alle elementari.

A Cassina, i vandali hanno ricoperto di schiuma ogni angolo dell’edificio di piazza Unità d’Italia, a Cernusco i responsabili hanno trasformato bagni, corridoi e le classi in una laguna. Di solito episodi del genere si concludono con la distruzione di tutto quel che capita a tiro: banchi, sedie, scrivanie, computer. Gli investigatori sono al lavoro. Una cosa è chiara e i sindaci la ribadiscono senza mezzi termini. «Chiunque sia stato e per qualunque motivo abbia agito, se verrà rintracciato pagherà il conto». «Fino all’ultima lira», sottolinea Mandelli. «È inaccettabile, specialmente in un periodo di crisi come questo, che le nostre comunità debbano accollarsi spese extra per futili motivi», aggiunge Comincini. «Risponderanno di tutto», promettono gli amministratori. Le lezioni ieri, in entrambe le scuole, sono riprese regolarmente. Il trambusto di lunedì - dopo la brutta sorpresa fatta di buon mattino - è archiviato. Ma è innegabile che gli episodi abbiano suscitato sconcerto fra i ragazzi e le loro famiglie. Per strada non si parla d’altro.

«Speriamo che li trovino», dicono mamme cassinesi e cernuschesi, che chiedono «una punizione esemplare per i colpevoli». «Danneggiare i bambini è quanto di peggio si possa fare. E per qualunque ragione abbiano agito, i vandali hanno ottenuto un solo risultato: far saltare un giorno di scuola ai ragazzi». Le opere di pulizia e di asciugatura - della schiuma a Cassina e dell’acqua a Cernusco - sono andate avanti fino a sera lunedì. Sindaci e assessori avevano garantito che ieri sarebbe stato tutto in ordine e la promessa è stata mantenuta. Del passaggio dei teppisti, è stata cancellata ogni traccia. Tutto, tranne, forse, il livido narcisismo con cui ieri hanno messo sul piatto l’equazione fra i raid e le multe.

barbara.calderola@ilgiorno.net