Troppo rumore, Redecesio in rivolta

Il quartiere segratese afflitto dai decibel sollevati dal continuo passaggio di mezzi pesanti a pochi centimentri dalle abitazioni di Patrizia Tossi

Camion a Redecesio (Newpress)

Camion a Redecesio (Newpress)

Segrate, 21 settembre 2014 - Un quartiere bombardato dal rumore, residenti in rivolta. Seicento automezzi pesanti sfrecciano ogni giorno sotto le case di via Lazio, le rumorose motrici del centro intermodale non danno tregua nemmeno di notte e le rotte aeree continuano a fare tremare i vetri delle case. È quello che accade a Redecesio, un quartiere nel mirino dell’inquinamento acustico. La situazione è peggiorata durante l’estate, quando il centro di smistamento merci intermodale ha raddoppiato il volume di traffico.

«In pochi mesi, la situazione è peggiorata - spiegano Bruno Barsanti e Angelo Golin, abitanti di Redecesio - siamo passati dai 300 ai 600 tir che ogni giorno raggiungono il centro di smistamento merci, riversando quintali di polveri sottili. Anche il rumore è devastante, la parte più colpita è quella di via Lazio e della zona est del quartiere». Un accordo siglato con le ferrovie svizzere, ha di fatto rilanciato l’attività del centro, dove ogni giorno affluiscono milioni di merci via gomma per essere trasbordati su ferro e viceversa. «Per spostare i container e i vagoni merci vengono utilizzate delle motrici diesel - continua Barsanti -, molto rumorose. Le motrici si spostano lungo i binari sia di giorno che di notte, creando una fonte di rumore insopportabile per i residenti. Quest’estate era impossibile dormire con le finestre aperte».

Il partito democratico ha depositato in Comune un’interrogazione per il consiglio comunale per chiedere conto al sindaco sui livelli di emissione acustica del quartiere. «Il rumore è aumentato negli ultimi mesi, recando enormi disagi ai cittadini - spiega Mario Sormani, consigliere comunale e abitante di Redecesio - tanto che qualcuno, esasperato, sta valutando di vendere le proprie abitazioni per trasferirsi altrove». Ma non solo. «Il livello di emissioni acustiche prodotte dalle Ferrovie, dall’Intermodale con il traffico di mezzi pesanti e l’aeroporto - ricorda Sormani - è con molta probabilità superiore ai limiti ammessi dal piano di azzonamento acustico. Vogliamo sapere se l’Amministrazione comunale ha effettuato delle misure di clima acustico circa il rispetto del piano di azzonamento e con che risultati sono stati ottenuti».

patrizia.tossi@ilgiorno.net