Inzago, Braga col pugno chiuso e il rosso torna di moda

Primarie: un vero compagno come candidato sindaco di MONICA AUTUNNO

Alessandro Braga, giornalista di Radio Popolare

Alessandro Braga, giornalista di Radio Popolare

Inzago (Milano), 9 febbraio 2016 - Stravince alle primarie il candidato della sinistra con la S maiuscola e in rete irrompe l’entusiasmo "rosso": il vincitore ringrazia e si rimbocca virtualmente le maniche: "Grande soddisfazione, ma ora andiamo a vincere le elezioni". Un Alessandro Braga sorridente e con il pugno chiuso alzato è l’emblematica immagine del giorno dopo le primarie a Inzago, unico Comune dell’hinterland, oltre a Milano, dove le anime del centrosinistra si sono sfidate. Risultato schiacciante per il candidato della sinistra area Rifondazione, quarantenne, giornalista di Radio Popolare, cronista politico, una vita spesa negli ambienti dell’associazionismo culturale e militante. Braga ha accolto il verdetto, l’altra sera, seduto in silenzio e a occhi chiusi. A duecentcinquanta voti superati (sui 597 foglietti infilati nell’urna) l’applauso dei sostenitori e, immediatamente, l’abbraccio dei due candidati sconfitti, Riccardo D’Agostino e Paolo Acquati. "Ha vinto evidentemente il migliore, andiamo avanti - così l’ex sindaco pd Acquati - tutti uniti, come d’accordo, per tenere diritta la barra del Comune".

Delusione fra i sostenitori di Riccardo D’Agostino, attuale capogruppo in consiglio comunale, forse favorito in partenza e sponsorizzato dal sindaco uscente Calvi. I numeri dell’affluenza, in corso giornata, avevano però già lasciato presagire il secondo posto. "Va bene così - dice il giovane consigliere - è stata, anche per me, una grande esperienza. Da domani costruiamo insieme la vera sfida. In un centrosinistra che dovrà, e ne sono sicuro, rappresentare tutte le sue anime". La mattina dopo il voto, e quelle 296 schede che hanno concluso la partita, la sinistra che esulta in rete, insieme ai tanti amici del neocandidato, è quella doc, sotto l’egida dell’hashtag Cambiamomarcia. "Il compagno Alessandro Braga ha vinto le primarie a Inzago, uno splendido segnale", "Finalmente un compagno candidato a sindaco".

L'entusiasmo è traboccante: "Alessandro, fai di Inzago l’ultima Repubblica Partigiana, come l’Ossola nel ‘44". Lui, il candidato sindaco, ha voluto dedicare parole e pensieri ai suoi collaboratori e ai suoi (sino ad oggi) avversari: "Grazie di cuore al comitato primarie per il lavoro fatto nel percorso, non sempre facile, che ha portato alla giornata di oggi. E grazie a chi, oltre a me, ci ha messo la faccia: Paolo Acquati e Riccardo D’Agostino. Ci siamo confrontati in maniera onesta senza cadere mai in polemiche sterili". Ora? "ra bisogna iniziare a lavorare. Siamo riusciti a dimostrare che una sinistra seria, che lavora sul territorio, sta vicina ai bisogni dei cittadini e propone idee chiare e concrete può farcela. Ora dobbiamo presentarci a tutta la cittadinanza con un programma per il paese, che spieghi cosa intendiamo fare e, in maniera onesta, chi siamo. Perché sarebbe un’offesa all’intelligenza dei cittadini inzaghesi annacquare la nostra identità alla ricerca di facili voti. Non lo faremo".

di MONICA AUTUNNO