Gorgonzola, pronte 2.000 firme: "Non smembrate l’Oncologia"

I Cinque Stelle contro lo spacchettamento del reparto verso Melzo e Cernusco. La replica del direttore dell'Asst: "Pensiamo solo al bene dei pazienti"

L'interno dell'ospedale di Melzo

L'interno dell'ospedale di Melzo

Melzo (Milano), 22 agosto 2016 - Duemila firme contro lo “spacchettamento” dell’Oncologia di Gorgonzola. Sono state raccolte nel corso dei mesi estivi dagli attivisti del movimento Amici di Beppe Grillo di Melzo, e con la fine dell’estate saranno consegnate nelle mani dei consiglieri regionali del movimento Cinque Stelle e del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Mario Alparone.

La richiesta, alla vigilia del trasferimento dei posti letto oncologici del reparto di Gorgonzola, è quella di non eseguire, in fase di trasloco, la già prevista divisione del servizio: a Cernusco sul Naviglio i posti di degenza oncologica, a Melzo i dieci posti di hospice, per i quali sono già stati allestiti i locali. "È una scelta - dicono gli oppositori - che va contro qualsiasi interesse dei pazienti, e che mira solamente a non scontentare alcuno dei due comuni". Accusa che il direttore dell'Asst Alparone rigetta con forza: "Qualsiasi scelta è fatta nell'interesse dei pazienti. Il trasferimento a Melzo permetterà loro di evitare i disagi legati agli spostamenti per le cure cardiologiche e nefrologiche. Per quanto riguarda l'hospice invece, non sarà più solo per pazienti oncologici, sarà attrezzato per la terapia del dolore e sarà legato al dipartimento di rianimazione".  

La petizione dei grillini era partita in giugno, a ridosso del sopralluogo al Santa Maria delle Stelle da parte dei consiglieri regionali dell’M5S Violi e Buffagni, ricevuti in ospedale dallo staff dirigenziale e dai primari. Se l’estate ha portato l’apertura degli ultimi reparti (ultimo nel tempo quello di Otorinolaringoiatria, riaperto dopo i lavori i primi di agosto), e mentre proseguono senza intoppi i lavori per il nuovo monoblocco esterno, restano immutate le questioni sollevate. Ad iniziare, appunto, dall’Oncologia. "La petizione - dice l’attivista melzese Stefano Palilla - chiede che venga fatta la scelta più logica: quella di mantenere unitario un reparto delicato come quello oncologico. Restiamo dell’idea che Melzo avrebbe avuto gli spazi maggiormente idonei ad ospitare il servizio, ma in questa fase chiediamo un ripensamento sullo spacchettamento, l’aspetto più grave a nostro modo di vedere. E anche il più antieconomico, considerando che Oncologia e Hospice hanno personale in sinergia". 

​Sulle date del trasloco ancora nulla di ufficiale causa ferie. Ma le manovre sono in corso. E le voci si rincorrono. "Una di queste - ancora Palilla - dice, ma speriamo che non sia così, che l’azienda avrebbe deciso di anticipare il trasloco ai primissimi giorni di settembre. Forse, temiamo, proprio per giocare d’anticipo sulla nostra petizione. Che comunque sarà chiusa con agosto, e regolarmente recapitata e protocollata. Con la speranza che chi di dovere ne tenga conto". Sui reparti riaperti e i lavori in via di conclusione: "Prendiamo atto che gli impegni sono stati mantenuti. Certamente, i problemi restano, soprattutto quelli pesantissimi legati al personale. Apetto in settembre per riprendere il monitoraggio".