Inveruno (Milano), 12 febbraio 2014 La foto del profilo scelta per rappresentarsi è quella di un uomo che si toglie la maschera, mostrando come sotto l’apparenza si celi un altro volto. Ma Nino Cutrì non portava di certo una maschera: vestiva bene il suo ruolo da “gangster”. Non per nulla Tony Manero era il suo nome “d’arte” su Facebook. Tutti sapevano chi era ma sono pur sempre pochi, tra cui la sua amata Carlotta e suo fratello Mimmo, quelli che lo conoscevano in profondità, sotto la superficie.

Ed è così che proprio l’immagine messa sul social network proprio pochi giorni prima dell’assalto a un furgone blindato non poteva meglio ritrarre Antonino Cutrì, il fratello che molto ha fatto discutere di sé, ma l’unico a mancare all’appello.

Rimasto ucciso nell’agguato da lui stesso orchestrato, è risultato la prima vittima del suo inganno, di un “gioco” delle parti finito subito male. La mente del dramma che in un attimo ha messo in discussione la sorte di almeno nove persone e delle relative famiglie. «A me neanche un esercito riesce a fermarmi», aveva giustappunto postato avvertendo una persona ignota che non avrebbe tollerato altri atteggiamenti d’attacco nei suoi confronti. Sempre sul piede di guerra, attento, come riporta il suo post “Calabria: onore e rispetto” a non farsi mettere in subordine da nessuno, nemmeno per scherzo. La troppa sfrontatezza forse lo ha così ucciso. Accanto, però, a questa immagine dura, non risulta affatto in secondo piano quella tenera del compagno, addirittura di un padre per il figlio della sua ragazza. Sul suo diario scorrono immagini della vita di coppia, a due e a tre. Se non fosse stato preda dell’ossessione per chi era sangue del suo sangue e soprattutto se la sua stessa fama non lo precedesse, niente darebbe adito di pensare Nino Cutrì come un ragazzo violento.

Amante di sicuro della bella vita, almeno questa era anche l’immagine che voleva dare pubblicamente di sé: i soldi di certo non gli mancavano, anche se ancora oggi il suo essere libero professionista, come si è descritto su Facebook, non corrisponde alla realtà. Come si mantenesse rimane un mistero, o forse un segreto di pulcinella. Auto di lusso, sole, mare, ostriche e champagne sono tra le foto in primo piano, tra le quali non mancano un intimo video con la sua Carlotta e una foto d’intensa complicità anche con il figlioletto adottivo.

È con lui che sorride di gusto, senza tradire quel coraggio dimostrato e quella propensione all’uso delle armi. Non si nascondevano di certo i Cutrì-Di Lauro: nessun motivo perché sentimento e spregiudicatezza non potessero convivere. Lo schermo come vetrina: uno spunto che lo accumunava alla sua amata Carlotta Di Lauro.

di Vanessa Valvo