Ragazzi assassini: il “fine pena mai” non è la soluzione

COMMENTO

Milano, 18 gennaio 2017 - 

LETTERA

A PROPOSITO di quei due minorenni che hanno ucciso i coniugi in provincia di Ferrara, non vorrei che questi facessero la stessa lieta fine di Erika e del suo amico.I due ragazzi di Novi Ligure, infatti, sono già tornati in piena libertà da molti anni, nonostante il loro delitto. Purtroppo questa è la giustizia zoppa all’italiana, condita di vergognosa ed estrema tolleranza. Aldo Passarella

 

RISPOSTA

FRANCAMENTE, non vedo cosa ci sia di lieto nella fine di Erika e Omar. Individuati, processati, condannati, hanno scontato la pena prevista dal codice penale quando a commettere reati sono dei minori. E per tutta la vita saranno (giustamente, dirà lei) additati come quelli che hanno ammazzato una donna e un bambino. Se per lei un’esistenza così è lieta, per me questo è il vero «fine pena mai», l’ergastolo. La peggior condanna che un essere umano possa sopportare. Il caso si è riproposto ora nel Ferrarese. E, a dimostrazione di quanto le menti dei due giovanissimi assassini fossero obnubilate, il giallo si è risolto nello spazio di un istante. Certo, e senza dubbio alcuno, questi due ragazzi hanno commesso crimini orrendi. E anche questa volta la condanna dovrà essere giusta, dunque severa. Ci mancherebbe altro. Ma ricordiamoci, per favore, di chi stiamo parlando: di due adolescenti. Non possiamo dimostrare meno pietas di quanta ne stiano dimostrando i loro parenti, le persone colpite direttamente da questa tragedia. sandro.neri@ilgiorno.net