Germogli di futuro

Può sembrare solo una storia minore, che tanti radical chic con la puzza sotto il naso definirebbero “di quartiere”

Milano, 11 ottobre 2017 - Può sembrare solo una storia minore, che tanti radical chic con la puzza sotto il naso definirebbero “di quartiere”. Invece, spesso proprio le storie cosiddette “minori” (che brutta parola...) sono il sintomo di fenomeni più grandi. Belli o brutti. In questo caso, il coraggio di Francesca Beccalli, che a 43 anni decide di investire tutti i suoi risparmi per restituire una libreria al suo quartiere, è un fiore (non l’unico, per fortuna) che spunta nella desolazione di un territorio “di frontiera” come il Corvetto. Che finisce sulle pagine dei giornali quasi sempre per fatti di cronaca nera. Ebbene, Francesca ci racconta la bellissima storia di una donna che crede ancora nella cultura con la C maiuscola, nelle avventure per grandi e piccini, nell’odore della carta stampata, di colori e sogni che vanno al di là del mini schermo di un arido smartphone.  Una donna consapevole del rischio di aprire in un quartiere che di librerie ne ha fatte chiudere parecchie. Proprio per questo la sua sfida merita rispetto. Perché grazie a queste iniziative dei cittadini onesti si combatte l’illegalità dilagante e si semina un futuro migliore in un quartiere troppo spesso abbandonato dalle istituzioni. Dove la scuola ancora oggi per tanti ragazzi viene vista solo come una perdita di tempo.