Cardano al Campo, 3 luglio 2013 - Una bella giornata di sole, ieri mattina a Cardano al Campo. Giorno di mercato il martedì, c’è gente in giro, nonni con i nipoti in bicicletta, mamme che spingono il passeggino, pensionati seduti sulle panchine a chiacchierare. Una mattinata tranquilla come lo sono quelle di paese, all’improvviso in pieno centro si sentono alcuni colpi di arma da fuoco. Si capisce subito che è successo qualcosa di grave dalle parti del municipio. Un uomo, armato, scappa e farfuglia: «Ho sistemato i conti».

E’ Giuseppe Pegoraro, 61 anni, ex vicecomandante della Polizia Locale. E’ stato coinvolto in un’inchiesta con altri colleghi e dipendenti comunali per truffa e peculato, condannato con 6 colleghi ad ottobre in primo grado, per lui due anni, pena più lieve rispetto agli altri. Per Pegoraro già sospeso dal servizio per 6 mesi e trasferito nel settore ecologia, il 4 giugno dalla commissione disciplinare sono arrivati altri 6 mesi di sospensione. Il 17 giugno si è rivolto al Giudice del lavoro: non accetta quella condanna che gli pesa come un macigno, ha sempre sostenuto la sua innocenza. Ieri ha parcheggiato l’auto, è entrato e ha raggiunto l’ufficio del sindaco Laura Prati e ha sparato.

Laura Prati, 49 anni, è ferita all’addome e all’avambraccio, ricoverata all’ospedale di Gallarate ha subito un intervento chirurgico, il vicesindaco Costantino Iametti, 77 anni,ha ferite più lievi e viene ricoverato a Varese. Pegoraro fugge, inseguito da alcuni agenti, vengono esplosi altri colpi, si ferma nella sede della Cgil dove lancia un fumogeno. La sua fuga finisce a Gallarate, bloccato da Gianluca Dalfino, dirigente del Commissariato di Gallarate. In auto un arsenale: due pistole, una carabina, un fucile, munizioni. Poteva essere una strage. Un miracolo davvero che non sia finita così.

«L’ho visto scappare, era armato fino ai denti – racconta un dipendente comunale – farfugliava delle parole, ho capito subito che era successo qualcosa di grave». Arrivano i soccorsi, i Carabinieri, la Polizia, l’area i prossimità del municipio viene isolata, per strada sull’asfalto alcuni proiettili. La notizia si diffonde velocemente e la gente raggiunge la piazza per sapere che cosa è accaduto, per informarsi sulle condizioni di sindaco e vicesindaco. «Un fatto terribile, siamo scioccati – dice Rossella Consiglio – il paese è una realtà tranquilla, c’è di che essere sconvolti. Purtroppo ci sono situazioni di disagio che poi esplodono». L’anziana fruttivendola Domenica Demori, nel suo negozio a pochi metri dal municipio ricorda gli spari: «Ho sentito dei colpi ma pensavo a qualche scherzo di ragazzi, poi ho visto il trambusto e ho saputo che cosa era accaduto. Terribile, c’è da aver paura».