Guerra cyber fra Ucraina e Russia, gli esperti: "Perché può arrivare in Italia"

Sandworm da una parte, Anonymous dall'altra: come difendersi dagli hacker

Hacker

Hacker

Hacker russi in azione. Affari degli ucraini, si potrebbe obiettare. In realtà sono affari un po' di tutto il mondo, soprattutto dei Paesi che in questi tre giorni di guerra si sono schierati apertamente a favore dell'Ucraina. "L'emissione delle sanzioni internazionali nei confronti della Russia può provocare conseguenze importanti anche in Italia" spiega Luigi Recupero, presidente di L&T Advisors, società che si occupa di protezione dati e cybersicurezza che lavora con le pubbliche amministrazioni di Brescia, Milano, Roma, Catania e con diverse strutture sanitarie in tutta Italia. "Gli hacker russi possono agire non soltanto dal punto di vista della difesa del loro Paese - prosegue - e quindi intervenendo sui sistemi militari, ma anche per attaccare i nemici. Come? Bloccando o danneggiando, ad esempio, i sistemi informatici e le reti di aziende apparentemente non strategiche ma che potrebbero fermare filiere produttive importanti". Quindi come ci si può difendere? "Abbiamo inviato una circolare a tutte le strutture che seguiamo per fare in modo che tutti i team informatici si possano far trovare pronti in caso di emergenza - racconta Recupero -. Solo così è possibile minimizzare le conseguenze in caso di attacchi da parte di hacker. Inoltre abbiamo mandato informative dettagliate sui comportamenti da seguire a tutti gli utenti con l'obiettivo di ridurre la possibilità che gli utenti stessi cadano in trappole tese dai pirati informativi".

In questi giorni due gruppi di pirati informatici si sono schierati apertamente nella guerra fra Russia e Ucraina: gli hacker russi del gruppo di Sandworm a favore del Governo di Putin e quelli internazionali di Anonymous, apertamente a favore dell'Ucraina. "Esistono conflitti paralleli che perdurano da anni dove singoli Stati o organizzazioni mirano a creare danni ad infrastrutture, operatività e comunicazioni - dichiara Hassan Metwalley, amministratore delegato e co-fondatore dell'agenzia di sicurezza web Ermes -. L'inizio del conflitto tra Russia ed Ucraina è stato sancito da un azzeramento delle telecomunicazioni all'interno del Paese ucraino prima ancora dell'attacco militare. La presa di posizione di Anonymous è solo l'ennesima dimostrazione del peso che questi "eserciti di hacker" possono assumere all'interno delle politiche nazionali e sociali. L’obiettivo del collettivo potrebbe essere l’isolamento di Mosca e delle sue infrastrutture vitali".