Milano, 13 giugno 2014 - Continua anche oggi la ricerca dei tre banditi che ieri pomeriggio hanno ucciso un automobilista sulla tangenziale di Milano mentre scappavano a 170 all'ora dopo aver forzato un posto di blocco dei carabinieri. La vittima, il 48enne Paolo Armenise, e' stato speronato alla guida della sua Jeep ed e' morto sul colpo prima dell'arrivo dei soccorsi (La scheda, chi era l'archittetto Paolo Armenise). Inutili anche i tentativi dei militari intervenuti subito dopo l'impatto. I fuggitivi hanno approfittato proprio di questo momento per uscire dall'abitacolo e far perdere le proprie tracce. Le ricerche sono state estese a tutto il territorio della provincia di Milano. Per loro l'accusa potrebbe essere quella di omicidio volontario.

La vettura dei fuggitivi è stata passata al setaccio da parte della Polizia scientifica, mentre i rilievi dell'incidente sono stati effettuati dalla Polizia stradale. Delle ricerche, ovviamente, si occupano sia la polizia sia i carabinieri. Fondamentale, in queste prime ore, sara' avere il prima possibile eventuali riscontri di evidenze all'interno dell'abitacolo, come macchie di sangue e impronte digitali. Nell'auto, che ora si trova in un deposito a disposizione dell'autorita' giudiziaria, non sarebbero state trovate armi o droga. Se si tratta di pregiudicati, o anche solo di sbandati, e' probabile che le impronte permettano di dare loro un nome. Gli investigatori stanno anche sentendo gli operatori del pronto soccorso, per accertare se siano giunti pazienti con traumi e profili compatibili con l'accaduto e hanno effettuato un monitoraggio delle denunce dalle quale non emergerebbero rapine o casi di cronaca con al centro l'Audi nella zona Sud-Est del capoluogo, dove intorno alle 17, in via Ripamonti, e' iniziato l'inseguimento. 

 

APERTA INCHIESTA - Il pm di Milano Roberta Colangelo ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di morte come conseguenza di un altro delitto. Disposta anche una consulenza cinematica per appurare la velocita' delle due auto al momento dello scontro. Il fascicolo d'inchiesta per ora e' a carico di ignoti, e sono in corso le indagini per identificare i banditi, fuggiti a piedi dopo l'incidente. Accertamenti in corso anche sulla posizione dell'uomo a cui era intestata l'auto dei malviventi, un noto prestanome che risulta proprietario fittizio di decine di altre vetture.