Milano, 28 ottobre 2012 - Durante uno sgombero effettuato dalle forze dell’ordine nel corso di un rave party abusivo, a Cusago nel Milanese, una ragazza è rimasta ferita ed ora si trova ricoverata in gravi condizioni in ospedale.  Nel corso dell’intervento di ordine pubblico sono rimasti feriti anche diversi agenti e si e’ proceduto ad una serie di arresti.

Secondo le prime informazioni, la giovane sarebbe inciampata durante le concitate fasi dei tafferugli scatenati dai partecipanti al rave, in un’area nei pressi di corso Europa, dove circa un migliaio di persone stavano partecipando ad un rave party abusivo. Gli agenti sono stati bersagliati da un fitto lancio di bottiglie e sono intervenuti. Nel corso degli scontri, e nel parapiglia, la giovane, di 22 anni, sarebbe inciampata battendo la testa. Un particolare, questo, che secondo i primi accertamenti della polizia, sarebbe stato confermato da alcuni amici della ragazza ferita.  La giovane si trova ricoverata all’ospedale San Carlo di Milano. Giunta intorno alle 23 di ieri per un malore, si è aggravata nella notte ed e’ stata sottoposta ad un intervento chirurgico per un’emorragia cerebrale. Attualmente si trova in coma farmacologico.

Nel corso degli incidenti le forze dell’ordine hanno riportato una trentina di feriti ed il danneggiamento di alcuni automezzi, ed hanno proceduto all’arresto di quattro persone ed al sequestro di quattro furgoni con materiale vario.

 

REAZIONI SINDACATI DI POLIZIA - Sta suscitando reazioni, tra i sindacati di Polizia, l’intervento di ieri sera, durante il rave party abusivo. Il Segretario generale milanese del Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia), Enzo Delle Cave, ha commentato l’accaduto dicendo che ‘’E’ un miracolo che non ci sia scappato il morto’’.  La segreteria del Siap (ma anche altre organizzazioni di categoria hanno espresso perplessit…) ha inoltrato al Viminale una segnalazione di ‘’Grave sovraesposizione al rischio per incolumità personale’’. ‘’Nell’intervento - dice Delle Cave - i colleghi sono stati inviati allo sbaraglio e sono stati massacrati. Far entrare poche decine di agenti in un capannone con 1.500 giovani assordati dalla musica a palla, ubriachi e in stato di alterazione, e’ stata una decisione assurda, da incompetenti. E meno di un mese fa avevamo segnalato alla Questura di Milano la pericolosità di un simile tipo di interventi dopo l’invio di personale per un rave party in un capannone a Rho (Milano)’’. Nella relazione sindacale di uno dei reparti intervenuti, il II Reparto mobile di Torino, in servizio di ordine pubblico per la partita Milan-Genoa e poi dirottato a Cusago, emerge infatti che appena i poliziotti sono entrati nella struttura, isolata e in mezzo al buio, sono stati bersagliati da bottiglie, sedie, pezzi di ferro, ogni genere di oggetto dalla folla. Il sindacato ha confermato che ci sono stati feriti tra gli agenti,alcuni dei quali avrebbero riportato fratture.

 

DISPIACIUTO IL QUESTORE - Il questore di Milano, Luigi Savina, ha espresso ''dispiacere'' per quanto accaduto alla ragazza di 22 anni di Cuneo che nella serata di ieri e' rimasta ferita nei tafferugli scoppiati mentre la polizia cercava di allontanare un migliaio di ragazzi che partecipavano a un rave party e hanno fatto oggetto le forze dell'ordine di un lancio di bottiglie, calcinacci, pezzi di ferro e altro.

 

DJ ANICETO: "VIETARLI COME IN FRANCIA" -  Dj Aniceto, uno dei dj italiani piu' impegnati nel sociale, testimonial di campagne antidroga in tv soprattutto per Piero Chiambretti e membro della 'consulta degli esperti ed operatori' per il dipartimento per le politiche antidroga a Palazzo Chigi, interviene sui disordini accaduti al rave party di Cusago nel Milanese. ''Questa vicenda mi ha molto colpito e siamo tutti un po' responsabili di questi disordini - spiega il dj -: dai genitori, alle scuole, a chi e' al potere. Lo stato deve mettercela tutta affiche' queste mattanze annunciate finalmente finiscano! Con la musica bisogna solo ballare e non partecipare ad una vera e propria guerriglia''.

Dj Aniceto spiega di essere ''da sempre contro tutti i 'rave' e le 'feste improvvisate' soprattutto se fatti in luoghi di divertimento non autorizzati e senza ogni tipo di supporto medico in caso di emergenze''. ''Chi apre questi 'non locali' dovrebbe essere severamente punito perche' gioca troppo facilmente con delle giovani vite' - prosegue Aniceto - Molti anni fa, a questo tipo di feste mi hanno spesso invitato a lavorarci ma ho sempre evitato di andare. E lo consiglio a tutti i miei colleghi''.  ''Il rave e' un luogo dove si va esclusivamente a 'farsi' lontanissimo da ogni tipo di controllo e dove i giovani pensano che possano 'sfogarsi' in tutte le maniere possibili ed inimmaginabili con l'alibi del sottofondo musicale - conclude - ed io non voglio essere il juke box del funerale di questi ragazzi. Vietare i rave party, come ha fatto la Francia, e' un atto di civilta' e di tutela della salute''.