di Francesca Santolini

Cusago, 28 ottobre 2012 – Oltre cinquanta feriti - venti dei quali appartenenti alle forze dell’ordine - e una quarantina di fermi. Non c’è ancora un bilancio preciso dell’operazione effettuata questa sera nell’area industriale di Cusago dove, polizia e carabinieri hanno fatto irruzione in un capannone dismesso occupato da oltre 1.700 giovani giunti nel comune del sud Milano per partecipare a un rave party . Una festa, per la sua affluenza, destinata ad entrare nella storia dei rave clandestini.

Intorno a mezzanotte, lo scenario è quello di un paese in guerra: lampeggianti, ambulanze e forze dell’ordine si susseguono lungo viale Europa, la direttrice che collega Trezzano a Cusago. Vetri ovunque, auto distrutte, forze dell’ordine in assetto da guerra e ancora, giovani, tanti giovani, che barcollano, si sorreggono a vicenda e si muovono senza una meta. Tra loro anche i proprietari delle aziende adiacenti all’area occupata: 90 mila metri quadrati dismessi da tre anni e trasformati in una giornata nella sede di uno dei più importanti appuntamenti per gli amanti dei rave,delle trasgressioni.

«Con un camper mi hanno sfondato il cancello e distrutto le piante - spiega Simone Bicocchi, imprenditore – ma non sono gli unici danni. In più punti le recinzioni sono rotte e, ancora ora, nel vivaio ci sono giovani che, probabilmente, sono scappati alle forze dell’ordine. Sembra di vivere una scena surreale: spero che le istituzioni, siano queste civili o militari, si prendano carico di tutti i danni che questa iniziativa ha provocato alle proprietà private».

Tutto è iniziato in mattinata. Erano circa le 10 quando sono arrivati nel Comune alle porte di Milano i primi camper con tanto di generatori e casse di bottiglie. In men che non si dica, il capannone di oltre 90 metri quadrati coperti è stato occupato da 500 persone: troppe per permettere alle forze dell’ordine di intervenire. Mentre il tempo passa e sempre più giovani raggiungono il luogo della festa, le forze dell’ordine si organizzano. Viale Europa viene chiusa al traffico con due posti di blocco: i giovani continuano ad arrivare a piedi. Nonostante l’entrata principale dcel capannone occupato sia bloccata dai militari, i ragazzi si creano altre vie d’accesso rompendo reti e passando da proprietà private. Poi, dopo le 23, i rinforzi arrivano: le forze dell’ordine in assetto da guerra sono oltre 150.

Arriva l’ordine: fare irruzione e sgomberare l’area. Alcuni dei giovani partecipanti escono, si disperdono lungo la via. Altri reagiscono: è scontro. Dall’interno del capannone, dal fumo dei fumogeni si intravede un camper: tenta la fuga ma, a pochi metri di distanza sbaglia strada, abbatte il cancello di un vivaio e va a finire poi contro gli alberi. A Cusago regna il caos. Una trentina di giovani vengono fermati e radunati nel parcheggio di un campo sportivo vicino all’area del rave: iniziano i controlli e i fermi. Piano piano la situazione si tranquillizza ma i danni, pubblici e privati sono ingenti e ancora da definire.

francesca.santolini@ilgiorno.net