Corsico, bambina investita sulle strisce: è del posto il pirata di via Milano

Il percorso di fuga dimostra che conosce tutte le strade e i loro segreti

La bimba è stata travolta sulle strisce al semaforo di via Sant’Adele

La bimba è stata travolta sulle strisce al semaforo di via Sant’Adele

Corsico (Milano), 29 agosto 2019 - Arrivava da Milano e ha percorso alcuni tratti di strada contromano, sfuggendo alle telecamere che non sono riuscite ad immortalare la targa. Il pirata della strada che il 10 agosto ha travolto una bambina egiziana di 10 anni in via Milano conosce bene il territorio del Sud Milano, le strade e i loro segreti. Ma le indagini della polizia locale non si fermano e, mettendo insieme i vari pezzi raccolti durante un lungo e certosino lavoro di indagine, stanno completando il puzzle di questo intricato giallo della strada arrivando all’identità del pirata.

Dalle ricostruzioni dell’episodio, il centauro a bordo di uno scooterone grigio – senza esitare anzi, accelerando – ha travolto la bimba mentre, insieme alla mamma, al fratellino e altre persone scese dal pullman, attraversava sulle strisce pedonali all’altezza del semaforo dell’incrocio con via Sant’Adele. Proveniva da Milano (il suo passaggio è stato registrato in via Pestalozzi) e dopo aver prima investito e poi schivato il corpo della bimba, caduto rovinosamente a terra dopo un volo di 20 metri , ha imboccato la corsia opposta ed è scappato. Le ultime testimonianze lo davano sul ponte di Corsico.

Da allora il lavoro di indagine del Comando corsichese non si è mai fermato: gli agenti sono riusciti a identificare la persona, un uomo alto dalla corporatura esile. Anche il modello dello scooterone che, dietro la sella, ha fissato un grosso bauletto che in un primo tempo era stato scambiato come il contenitore per le pizze in uso a certi locali che consegnano a domicilio.

Ora, con i nuovi dettagli in loro possesso, gli agenti ricontrolleranno tutte i video delle telecamere pubbliche e private che hanno già visionato. Lo faranno con elementi diversi e, questa volta, cercheranno di individuare lo scooterone pirata mentre si dirigeva, probabilmente con molta più calma, verso Milano. Non solo, ottenendo dalla Motorizzazione tutti i nomi dei proprietari del modello della moto riconosciuta, passeranno al setaccio i garage e le cantine di queste zone. Perché tra le convinzioni degli agenti c’è quella che l’uomo alla guida della moto pirata sia del territorio. Il fatto che non si sia ancora presentato in Comando lascia presagire che non sia nuovo a comportamenti criminali.

Intanto la bambina sta meglio: i traumi sono stati importanti, non è ancora tornata a casa ma già qualche giorno dopo l’incidente, dopo i primi sorrisi alla mamma, aveva già fatto importanti passi avanti verso la guarigione.