"Gospel in chiesa per la causa gay": rissa sulla giornata della gentilezza

Corsico, attacco sul “modello gender”. Il parroco scarica sulla scuola

Il concerto del Good News Female Gospel Choir (Spf)

Il concerto del Good News Female Gospel Choir (Spf)

Corsico (Milano), 15 novembre 2017 - Padre Ciro lunedì sera ha deciso di godersi lo spettacolo, un concerto gospel formato interamente da donne. Voci potenti, allegre. Poi, quando è venuta fuori la polemica sulla presenza di lesbiche e bisessuali nel coro, padre Ciro ha scansato il fatto per non buttare benzina sul fuoco delle contestazioni e spegnerle.

«Non c’entro niente, la chiesa non c’entra nulla, lasciate fuori la chiesa, sentite il preside, non noi», ha risposto alla domanda «Sapeva chi c’era nel coro?».Se avesse risposto di sì, forse sarebbe stato il prete moderno, aperto, contemporaneo, come lo è la sua chiesa, Sant’Antonio, dalle forme spigolose e all’avanguardia. Un luogo (sacro) dove mai avrebbero sfigurato le belle voci del Good News Female Gospel Choir che tanto scalpore hanno suscitato nel Movimento Nazionale per la Sovranità, che per bocca di Antonio Saccinto, ex assessore corsichese ora tra le fila del partito di destra, è stato definito «scandaloso». «Il coro fa parte del mondo Lgbt quindi con il mezzo del canto temo che si applichi la teoria gender. Allo spettacolo, organizzato per iniziativa della scuola, c’erano anche bambini. Vogliamo vigilare, in difesa dei nostri valori». E in effetti il coro è formato da «donne lesbiche, etero e bisessuali, unite nel canto, vicine alle lotte alle discriminazioni e contro la violenza sulle donne».

Ma niente a che vedere con le teorie gender paventate dal partito, secondo il preside Alberto Ardizzone dell’Istituto Copernico. È stato lui a invitare il coro, come ha fatto in altre occasioni, sempre con una chiesa come palcoscenico. «Si tratta di un evento inserito all’interno della Settimana della gentilezza in cui proponiamo, insieme al comitato dei genitori – anche loro vogliono rimanere lontani dalla polemica, ndr –, tante iniziative, laboratori e incontri per promuovere uno stile di vita rivolto all’educazione, al civismo, al rispetto. Di tutti. Contro il bullismo – sottolinea – e valorizzando, invece, le diversità. Quello che vogliamo dire ai bambini è che non bisogna fare i gentili, ma esserlo». Niente di strano, quindi, per il preside: «La scuola deve essere un luogo un po’ sacro, non deve essere contaminata da strumentalizzazioni e polemiche politiche. La settimana di eventi è ricca e deve continuare nella gioia». Tra preside e Movimento Nazionale, ci sono le coriste che hanno coinvolto il pubblico con brani pop celebri rivisitati in chiave gospel. «Vogliamo solo ringraziare per l’ospitalità e per la possibilità di portare a bambini e genitori un messaggio gentile, positivo e inclusivo. Grazie a chi crede nella potenza del canto come strumento culturale che arriva al cuore. E alle menti».