Buccinasco, armati di rastrelli e pennelli. Invasione pacifica al parco per pulirlo

Bambini, piccoli profughi e adulti a pulire con Legambiente

I primi a mettersi al lavoro sono stati i piccoli profughi di Villa Amantea

I primi a mettersi al lavoro sono stati i piccoli profughi di Villa Amantea

Buccinasco (Milano), 24 settembre 2017 - Alle 8 le pettorine gialle avevano già invaso il parco di via Manzoni. La piazzetta spesso desolata si è animata con decine di persone, tanti bambini, tutti armati di sacchetti dell’immondizia, rastrelli e pennelli. Al loro fianco, i ragazzi di Retake, l’associazione che fa del bene alla città, sistemando dove c’è degrado e pulendo strade e parchi. C’erano anche i volontari del circolo Legambiente Il Fontanile e Capitan Riciclo che ha guidato i più piccoli. I primi a mettersi all’opera sono stati i minori profughi di Villa Amantea, che hanno preso parte all’iniziativa «Puliamo il mondo» con entusiasmo. In ginocchio, con i rulli e la vernice, hanno ridato colore ai muretti. Impegnati a dare nuova vita al parco e alla piazzetta, anche i ragazzi e i bambini della comunità sinti.

Un'iniziativa di civismo che si è trasformata in una grande festa di integrazione dove le culture si sono mescolate tra i sorrisi. C’era anche la Protezione civile, che ha approfittato della giornata per sistemare la roggia che scorre di fianco al polmone verde. E c’era anche l’amministrazione: l’assessore Rosa Palone, con delega al Welfare e Innovazione sociale e da sempre in prima linea all’iniziativa, e il sindaco Rino Pruiti che si è detto «soddisfatto dell’ottima riuscita. C’è sempre grande partecipazione, segno che i cittadini sono attenti all’ambiente in cui vivono».

Alle 11 è iniziata la caccia al tesoro, sempre in tema tutela ambientale, «perché rispettare il verde è un principio che si impara fin da piccoli», ha aggiunto Pruiti, in sella al T-Riciclo, il veicolo alimentato a energia solare, a pedalata assistita, che fa il giro dei parchi per svuotare i cestini e differenziare i rifiuti. «Quest'anno abbiamo unito tante belle cose: rispetto e conoscenza dell’ambiente e integrazione culturale – conclude il primo cittadino – Così vogliamo vivere il nostro territorio».