Val d’Ossola, la strada dimenticata di Buccinasco

L’appello dei residenti al Comune: dopo il nostro fai-da-te è ora di intervenire

Alcune residenti in via Val d’Ossola indicano i punti in cui la strada è danneggiata

Alcune residenti in via Val d’Ossola indicano i punti in cui la strada è danneggiata

Buccinasco (Milano), 26 aprile 2018 - Marciapiedi e strade dissestate: i residenti di via Val d’Ossola sono esasperati per le condizioni della strada, da troppi anni priva di manutenzione. Così, dopo numerose cadute, dopo aver chiesto interventi mai arrivati, i cittadini hanno provato a intervenire da soli. Dove possibile hanno sistemato un po’ di catrame e chiuso voragini pericolose. Ma in altre situazioni, il fai–da–te non è possibile.

«Mentre rientravo in casa sono inciampata in una grossa buca – spiega Franca Ceranto – ho chiamato più volte il Comune chiedendo la sua sistemazione ma, le mie richieste, sono cadute nel vuoto. Così, visto il disagio subito, ho provveduto da sola, non volendo rischiare di cadere ancora. Ho inoltre chiesto di occuparmi della manutenzione di alcuni alberi sostenendo personalmente le spese. Mi è stato risposto picche».

Complici i grandi alberi le cui radici sono venute prepotentemente alla lice, danneggiando l’asfalto, strade e marciapiedi rappresentano un pericolo per grandi e piccini. «Mia figlia, più di una volta, è caduta mentre camminava sul marciapiede – spiega Pasquale Pelle – ho segnalato al comune ma tutto è ancora come allora». Secondo quanto raccontato dai residenti, all’origine di queste «stop» nelle manutenzioni stradali, ci sarebbe il mancato collegamento di tutti alla rete fognaria.

«Quando siamo venuti a vivere qua – spiega Luisa Arrigoni – abbiamo rispettato tutti gli obblighi di legge. Prima pagavamo un tot per far fluire le acque nella roggia corio, poi quando è stato tombinato abbiamo realizzato la fossa biologica. Ora ci chiedono di allacciarci alla rete fognaria realizzata dai residenti dei numeri dispari. Ma da quanto ci hanno detto dei tecnici interpellati, la rete sembrerebbe di diametro insufficiente per ricevere tutti i nostri allacciamenti. Non ci sarebbero nemmeno le pendenze necessarie per un deflusso regolare dei fluidi».

«E’ arrivato il momento di metter mano alla questione risolvendola definitivamente – spiega Caterina Romanello, che per il prossimo consiglio presenterà un’interrogazione – È paradossale che a qualche centinaia di metri sia previsto uno sviluppo urbanistico importante e rimangano irrisolte urbanizzazioni fondamentali».

«L’allacciamento alla fognatura pubblica - spiega il sindaco Rino Pruiti - è un obbligo di legge e i condomini che ancora utilizzano la fossa biologica devono adeguarsi. Il Gruppo Cap, l’ente gestore Servizio Idrico Integrato del nostro territorio, ha censito tutti i numeri civici inadempienti e potrà eseguire i lavori per collegarli al collettore pubblico che passa al centro della strada: tocca quindi ai privati fare la propria parte. Nel 2016 ho incontrato personalmente i cittadini di via Val d’Ossola in Sala consiliare spiegando nei dettagli la situazione».

«Dovendo eseguire i lavori per la fognatura - continua il sindaco - è ragionevole che si attenda a programmare il rifacimento del manto stradale. Le buche, se debitamente segnalate al nostro Ufficio Manutenzioni, vengono riparate come accade in altre vie del nostro Comune».