Buccinasco, spunta la fabbrica dormitorio

Decine di operai cinesi vivevano ll’interno di un capannone in via della Resistenza

I carabinieri hanno scoperto il residence abusivo nella fabbrica

I carabinieri hanno scoperto il residence abusivo nella fabbrica

Buccinasco (Milano), 16 aprile 2019 - Era già successo a metà ottobre: da un normale controllo da parte dei tecnici comunali del Settore Urbanistica ed Edilizia privata, si era scoperto un dormitorio di decine di operai all’interno di un capannone in via della Resistenza. Nella struttura di via Fermi, sempre un capannone, si è verificata una vicenda molto simile, anche se in numeri ridotti. Ma la procedura è stata la stessa: un controllo, in seguito alla richiesta da parte dei proprietari di ampliare e modificare la struttura, ha consentito di scoprire una serie di anomalie nel capannone dove si producono articoli di pelletteria. I tecnici comunali hanno organizzato un sopralluogo, coinvolgendo gli agenti della polizia locale, i carabinieri e il Nucleo ispettorato del lavoro, quest’ultimo per verificare che i dipendenti siano tutti in regola. Su questo aspetto i militari mantengono ancora massimo riserbo: le indagini per scoprire la posizione della settantina di operai sono ancora in corso.

La certezza, almeno per ora, è che il sopralluogo ha consentito di mettere in luce una situazione irregolare, a cominciare dalla decina di posti letto che gli agenti e i tecnici hanno trovato al piano terra della ditta. Stanze allestite come dormitori, con coperte, vestiti, secchi e bottiglie di detersivi, ma anche piccoli elettrodomestici e cibo. Mini appartamenti vissuti, almeno a giudicare da scarpe e bevande lasciate aperte vicino ai letti. Altre anomalie sono state rilevate dai tecnici, come spazi adibiti a depositi e la presenza di materiali infiammabili potenzialmente pericolosi, ma anche strutture non autorizzate (anche se non dannose, come una tettoia e un vano rifiuti usato come magazzino). Ma quello che preoccupa di più, esattamente come nel caso di via della Resistenza, sono i letti trovati all’interno della ditta. E tra le due vicende le somiglianze sono parecchie, a partire dal fatto che entrambe le aziende trattano di articoli di pelletteria. Proprio su queste similitudini stanno indagando gli agenti della polizia locale, per capire se i due casi siano in qualche modo connessi.

«Comegià avvenuto a ottobre – commenta il sindaco Rino Pruiti – l’attività ispettiva di Comune e forze dell’ordine è risultata fondamentale per scoprire abusi e difformità, oltre a portare a ulteriori indagini sotto stretto riserbo. Un lavoro sinergico importante, avviato grazie all’iniziativa del nostro Settore Urbanistica». L’indagine aperta segue quindi più filoni: quello delle irregolarità strutturali su cui procede il Comune; quella della presenza di posti letto su cui sta lavorando la polizia locale e quella sull’eventuale riscontro di lavoro nero, su cui si esprimerà il nucleo specifico.