Snowboarder muore sulla neve, a Buccinasco l'addio a Daniele

La città sotto choc per la tragedia del 27enne Daniele Della Calce

Daniele Della Calce

Daniele Della Calce

Buccinasco (Milano), 6 marzo 2018 - Saranno celebrati domani  alle 15 nella chiesa dei santi Gervaso e Protaso di Romano Banco i funerali di Daniele Della Calce, il ventisettenne di Buccinasco che, nella tarda mattina di domenica, ha perso la vita sulle nevi della Alpi Lepontine nell’alta Ossola. Quella montagna che tanto amava e che impietosa l’ha tradito. Secondo le ricostruzioni, infatti, durante una discesa “freeride”, lontano dalle piste battute e segnalate, lo snowboarder avrebbe perso il controllo compiendo quel maledetto volo che gli è costato la vita. Ieri, i suoi genitori si sono recati all’obitorio di Domodossola, dove la salma del giovane era stata trasportata dopo il tragico incidente.

"Ho telefonato al papà di Daniele, ovviamente era distrutto dal dolore – ha detto il sindaco Rino Pruiti – in queste occasioni è difficile trovare le parole giuste, ho espresso a lui e a tutta la famiglia il cordoglio di tutta la comunità". Nel Comune di Buccinasco, dove aveva frequentato le scuole elementari e medie, Daniele era molto conosciuto. "Eravamo vicini di classe – spiega Simone Mercuri – giocavamo sempre insieme. Era un ragazzo socievole, sempre gioviale, che amava stare in compagnia. Amava lo sport, specialmente quello all’aria aperta".

Durante gli studi all’università – si era laureato in Economia Europea – lavorava alla Decathlon e da poco tempo aveva trovato la sua stabilità con un lavoro a tempo indeterminato. Oltre che sullo snowboard, si cimentava anche con lo skate. "Tra le sue passioni c’era il ciclismo – racconta un altro amico – e sulla bicicletta saliva ogni volta che poteva. Ma amava tutti gli sport". A Buccinasco, tutti quelli che lo conoscevano sono ancora increduli. Difficile parlare quando la sorte si mostra ingiusta, quando strappa in questo modo un giovane alla vita, ai suoi sogni e alle sue passioni. Come quella per il teatro, che aveva praticato in una compagnia, e quella per la musica che lo vedeva indossare le cuffie e mixare alla consolle.