Le lacrime finte di Achille Lauro a Sanremo? Ecco come funzionano

Il creativo saronnese ha svelato il trucco e la magia del look per lo show dell’eclettico artista sul palcoscenico sanremese

Achille Lauro e le sue lacrime

Achille Lauro e le sue lacrime

Saronno (Varese) - «Non è stato per niente facile realizzare un sistema indipendente di pompaggio con serbatoio, regolatore di flusso e alimentazione a batteria, attivabile autonomamente dal performer in diretta". Così il saronnese Andrea Leanza svela sulla propria pagina Facebook parte della "magia" che si trova dietro le lacrime di sangue di Achille Lauro sul palco del festival di Sanremo. E’ stato un particolare di cui si è parlato tantissimo anche con poca cognizione di causa e ipotizzando soluzioni decisamente retro che hanno fatto sorridere il saronnese che non ha lesinato qualche commento piccato. Del resto Andrea Leanza è un vero esperto. E’ un truccatore specializzato in protesi ed effetti di trucco speciale. "Come diamine avete fatto a far lacrimare sangue a Lauro in diretta?" E’ stata la domanda che si è sentito rivolgere continuamente in questi giorni: "Ho visto che in molti stanno provando a dare una risposta, e qualcuno si riempie la bocca di termini che non conosce". E per soddisfare questa curiosità il saronnesi prepara a raccontare tutto: "A breve, io ed il mio team posteremo un po’ di foto e video di dietro le quinte e sarà tutto svelato. Non credo nei "segreti".

Il truccatore saronnese Andrea Leanza svela i segreti del suo mestiere
Il truccatore saronnese Andrea Leanza svela i segreti del suo mestiere

Grande disponibilità e attenzione al gruppo perché come in altri suoi lavori il saronnese rimarca l’importanza del team: "È stato un lavoro di squadra. A me è stato "solo" affidato il ruolo di designer e supervisore di questo "blood-delivery-system" e delle protesi (non maschere per carità) che sono state necessarie non solo a nascondere l’impianto ma anche a modificare con eleganza e armonia la struttura anatomica di fronte, arcata sopracciliare e zigomi". Insomma un nuovo grande successo per il saronnese salito alla ribalta nazionale anche l’anno scorso con la trasformazione di Pierfrancesco Favino in Bettino Craxi per il film Hammamet. E’ solo l’ultimo lavoro del saronnese che ha anche contributo alla realizzazione degli zombie di World War Z di Brad Pitt e a tante altre produzioni hollywodiane e italiane. E pensare che da giovane ha iniziato dai dinosauri realizzando modelli iper-realistici per musei e parchi a tema. Poi la carriera nel mondo degli effetti speciali da autodidatta.