Giovani amanti dello sballo tra droga e alcol, ecco come parlare in famiglia

I ragazzi e la loro fragilità nel non riuscire a dire “no”. Dalla cooperativa sociale Pepita alcune soluzioni “educative” che mamma e papà possono provare ad adottare con i loro figli

Sballo fra minorenni (Archivio Afp)

Sballo fra minorenni (Archivio Afp)

Milano, 12 agosto 2015 - Un'estate segnata da numerosi episodi di cronaca che vedono protagonisti giovani che sembrano rincorrere lo “sballo” senza freni, senza regole. Dibattiti sulla necessità di porre divieti, di chiudere i “divertimentifici”, di comprendere quali soluzioni “educative” adottare.

Uno dei deterrenti più efficaci contro il consumo di droghe o di alcool da parte dei giovani è, a costo di risultare scontati, un adulto che sia disposto a dedicare loro del tempo. Qualcuno che parli loro dei loro amici, di cosa succede a scuola, dello sport che praticano e delle cose a cui sono interessati. Maggiore è la misura in cui i genitori, gli altri familiari e i gli altri “grandi” della comunità partecipano alla vita dei figli e dei ragazzi, più elevata sarà la percezione della propria autostima nei giovani e più frequenti le occasioni di dialogo e di incontro. Si tratta di prendersi a cuore una responsabilità collettiva, dove si smette di giudicare chi cerca di farsi notare uscendo dai ranghi e insieme si condividono modalità educative mettendo al centro il benessere dei ragazzi.

Qualche esempio? Diventare una parte più attiva della vita dei figli cercando di trovare occasioni per stare con loro offrendo alternative e mostrando interesse per le loro attività. Ascoltarli, nelle rare occasioni in cui cercando il dialogo, mettendoli a loro agio, rispettando il loro punto di vista ed evitando il contrasto, ponendo attenzione ai segnali che danno, senza interromperli, ma piuttosto incoraggiandoli a rendervi parte delle loro difficoltà: insieme si può. Dare il buono esempio, non sottovalutando l'influenza che il comportamento adulto ha su di loro soprattutto quando si tratta del consumo di alcol o tabacco o dell’uso errato dei farmaci. Essere onesti con loro ed essere disposti a informarsi insieme a loro per trovare risposte, ma illustrando con chiarezza la vostra posizione e le vostre regole, incoraggiandoli a rispettarle e ad assumersi le loro responsabilità in caso di violazione. Scegliere il momento giusto, individuando l’occasione propizia quando questa si presenta. Poterebbe essere guardando insieme la TV, o quando sono loro a raccontare di qualcuno che appartiene alla loro cerchia di amici o di un compagno di scuola. Per finire è importante suggerire loro come agire in caso venissero a trovarsi in situazioni dove vi è la presenza di droghe o alcol. E per loro rassicurante far sapere la vostra disponibilità per il loro bene. Ad esempio, fate loro sapere che andrete sempre a prenderli in caso di necessità, a prescindere dall’ora.

Da anni Pepita, cooperativa sociale con sede a Milano, opera su tutto il territorio nazionale con interventi specifici in centri di aggregazione, oratori e società sportive, per sostenere i giovani nella crescita e aiutare i genitori a comprendere i nuovi linguaggi dei loro ragazzi. Tutto per prevenire l’abuso dei social media e contrastare manifestazioni di bullismo e cyberbullismo. In Italia Pepita ha stretto partnership importanti con Ac Milan Settore Giovanile, Fondazione ATM, Game Stop, Google Italia per creare campagne di sensibilizzazione e prevenzione.