Sesto, protesta contro la Giunta: due croci sugli impegni non mantenuti

Promesse elettorali morte e sepolte per gli ignoti autori della singolare contestazione

Una delle croci messe vicino agli orti

Una delle croci messe vicino agli orti

Sesto San Giovanni (Milano), 6 maggio 2019 - Nel prato fiorito della Bergamella, spuntano due croci di legno. Un micro camposanto, proprio davanti alla vecchia chiesa, con tanto di scritte contro l’amministrazione comunale. La protesta, anonima, ha colpito nel segno ieri mattina, quando i primi residenti e ortisti si sono accorti della comparsa delle due finte tombe. «Qui giacciono le promesse di questa Giunta», si legge su una delle croci, che è stata posizionata a Cascina Gatti, nell’aiuola della piazzetta della chiesa.

In un’altra, invece, non manca la stilettata a uno dei gruppi politici che compongono la maggioranza e, all’inizio del mandato, anche la Giunta. «Qui giacciono i civici di Sesto nel Cuore», riporta infatti la seconda croce di legno, alludendo al ruolo sempre più marginale del gruppo e della scomparsa del polo civico all’interno della compagine di centrodestra al governo cittadino. I due elementi dovrebbero essere stati installati sabato sera, sul tardi. Forse pensando che, ogni prima domenica del mese, gli ortisti si ritrovano lì per poi andare verso gli appezzamenti che sorgono oltrepassando il laghetto e le vie dell’acqua del nuovo complesso residenziale. Forse proprio una punzecchiatura verso Sergio Valsecchi, consigliere comunale uscito da Sesto nel Cuore, adottante insieme ad altre persone di uno spazio negli orti urbani della Bergamella, che proprio in aula è stato accusato di ergersi a massimo conoscitore e factotum degli orti e di giustificare il cambiamento del regolamento di quegli spazi verdi.

Solo ipotesi, visto che a posizionare le croci sono stati ignoti. Nel quartiere c’è anche chi ironizza sulla comparsa del mini cimitero. «Nella notte abbiamo avuto una perdita. Esequie già effettuate, ora resta una croce a testimonianza. Rip», scrive qualcuno sui social network. «Un gesto di cattivo gusto, al di là delle polemiche che possono esserci», rispondono alcuni adottanti delle aree pubbliche cittadine. «Di cattivo gusto sono anche le scelte di questa amministrazione», replicano altri. Nell'ultimo periodo, sono state diverse le manifestazioni contro la Giunta dopo scelte non condivise che hanno rivoluzionato servizi e altre politiche cittadine, portate avanti da decenni. Solo per citare le ultime polemiche ancora calde, si va dalla decisione della maggioranza di creare una Fondazione per la gestione di due dei sette nidi comunali e, in futuro, dei servizi alla disabilità, fino alla svolta sul tema casa con lo stop alle sublocazioni e alle assegnazioni in deroga per sistemare le famiglie sfrattate, passando per l’aumento dell’Irpef, delle tasse sui servizi cimiteriali e delle imposte per i commercianti.