General Electric: licenziamenti a Sesto. "Inaccettabile"

Ministero, Comune e Regione chiedono all'azienda di recedere: il futuro industriale del sito è una priorità. Tavolo aggiornato al 21 aprile

Una protesta dei lavoratori ex Alstom

Una protesta dei lavoratori ex Alstom

Sesto San Giovanni (Milano), 13 aprile 2016 - Il futuro industriale di Sesto San Giovanni è una priorità, pertanto non è accettabile la mobilità prospettata da General Electric. E' la posizione manifestata oggi dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Comune di Sesto e dalla Regione nel corso dell'incontro che si è svolto al Mise con i rappresentanti della multinazionale Ge per il futuro dello stabilimento italiano. I rappresentanti di Ge  hanno aggiornato le parti istituzionali e sindacali in merito al processo di individuazione di un soggetto in grado di rendustrializzare il sito (ex Alstom) di Sesto San Giovanni.  Ma vista  l'incertezza sui tempi e sulle prospettive positive in tal senso  l'azienda ha comunicato la volontà di aprire una procedura di licenziamento collettivo per dar corso al piano presentato da Ge a livello europeo.

Una proposta appunto ritenuta "inaccettabile" dalle istituzioni presenti (c'erano il sindaco di Sesto Monica Chittò e l'assessore Virginia Montrasio, insieme a   Fulvio Matone per la Regione Lombardia) che hanno richiesto di recedere da questa iniziativa, per poter affrontare il tema prioritario dello sviluppo "senza vincoli o decisioni che ne possano compromettere la credibilità" e le prospettive.  Il tavolo è stato aggiornato al 21 aprile: le sitituzioni hanno chiesto  la presenza  di un rappresentante diretto del board europeo o nazionale di Ge insieme ai rappresentanti dell'ex Alstom.