Sfera Ebbasta a X Factor, Ghilardi lo punzecchia: "Non sempre promuove valori positivi"

Il sindaco di Cinisello Balsamo, che ammette di non averlo mai conosciuto, è cauto nei giudizi

Sfera Ebbasta (La Presse)

Sfera Ebbasta (La Presse)

Cinisello Balsamo (Milano), 14 settembre 2019 - Cinisello Balsamo fucina di nuovi artisti, ma anche fonte di ispirazione per messaggi non sempre positivi rivolti alle giovani generazioni in cerca di identità. L’esordio dell’artista Sfera Ebbasta (nella foto) nel talent show X Factor ha riportato alla ribalta il nome della città che negli ultimi anni ha dato i natali a tanti artisti del rap e del trap, generi musicali che affondano le loro radici nel disagio dei giovani e nelle storie delle periferie. Cinisello, con i suoi quartieri popolari, le vicende di droga e di criminalità che hanno scritto la storia degli ultimi 50 anni, si è prestata a dare ispirazione a tanti ragazzi che hanno tramutato la loro rabbia in arte. Sfera Ebbasta, alias Gionata Boschetti, nato a Sesto San Giovanni e vissuto negli anni dell’infanzia nel quartiere Crocetta di Cinisello Balsamo, si è guadagnato sicuramente il titolo dell’artista più “dannato” uscito da questa comunità.

I suoi testi parlano di droga e criminalità. Persino il video del suo brano “Ciny”, registrato nei rioni di Sant’Eusebio e Crocetta, suona come una provocazione alle forze dell’ordine. Sfera Ebbasta è entrato nei cuori di tantissimi giovani, anche a Cinisello Balsamo, ma continua a dividere. Lo stesso sindaco Giacomo Ghilardi, che ammette di non averlo mai conosciuto, è cauto nei giudizi. «Questo ragazzo ha sicuramente trasformato le sue esperienze di vita in un grande successo artistico. Dunque gli va dato merito - ha detto -, ma non è l’unico. Ci sono giovani cinisellesi che hanno successo nello sport, nella musica e nella cultura, ma non dimenticano mai i valori positivi. Non posso dire la stessa cosa di alcuni suoi testi musicali». Cinisello forgia nuovi rapper forse proprio per questa sua condizione socio-economica che nelle periferie fa emergere nuovi stili e tante storie da raccontare. Ghilardi ricorda Vegas. «Non voglio fare paragoni, ma posso dire di aver conosciuto Vegas e di aver condiviso con lui progetti e una visione positiva verso i giovani. Credo che tutte le persone che hanno successo nella vita abbiano una responsabilità in più: diventare dei portatori di valori positivi per chi li segue. A maggior ragione quando si ha a che fare con i giovanissimi».