Coronavirus, divieti e controlli: linea dura nel Nord Milano

Cinisello e Sesto seguono la “rivolta” di Cusano e Cologno. Il sindaco Ghilardi: "Limitazioni più stringenti, in gioco c’è la nostra salute"

Giacomo Ghilardi, sindaco di Cinisello

Giacomo Ghilardi, sindaco di Cinisello

Cinisello Balsamo (Milano), 13 marzo 2020 - La “rivolta dei sindaci era cominciata mercoledì da Cusano Milanino e Cologno Monzese: qui i sindaci Valeria Lesma e Angelo Rocchi hanno firmato le prime ordinanze di inasprimento delle prescrizioni anti-coronavirus. Andando controcorrente rispetto ai decreti del Governo, hanno annunciato fin da ieri la chiusura dei mercati cittadini. Poi sono scesi in campo il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, e quello di Cinisello Balsamo, Giacomo Ghilardi. Il Nord Milano ha deciso di rompere le fila nazionali per imporre regole più severe che impediscano la circolazione delle persone e dunque favoriscano la lotta al virus.

Ieri mattina il sindaco Ghilardi ha riunito il Comitato operativo di coordinamento, un tavolo composto da funzionari comunali, forze dell’ordine ed enti di soccorso, e ha annunciato la firma di un’ordinanza che di fatto sospende i mercati rionali, chiude i parchi e impedisce l’accesso anche a tutte le aree verdi non recintate. Vieta agli anziani di raggiungere gli orti urbani e chiude la piattaforma ecologica. "Se l’imperativo è stare a casa, non ha senso tenere aperti alcuni servizi e alcuni spazi pubblici – ha osservato –. Per giorni abbiamo atteso che il Governo ci desse queste indicazioni. Ma non sono arrivate. Sono deluso e arrabbiato, perché non si può chiedere ai cittadini di restare a casa e poi non dare gli strumenti per far rispettare queste regole. Senza perdere tempo a protestare, mi sono assunto la responsabilità di attivare limitazioni più ampie. In gioco c’è la salute dei cittadini e ho deciso di giocare tutto me stesso".

A creare pesanti malumori, per tutta questa settimana, era stata la questione mercati rionali. I decreti della Presidenza del Consiglio ne consentono l’esecuzione. I sindaci li reputano pericolosi perché è difficile garantire il rispetto delle norme di sicurezza previste dagli stessi decreti. Intanto, sul fronte dei controlli, i carabinieri di Sesto San Giovanni sono stati particolarmente attivi. Nelle ultime ore sono state sette le denunce nei confronti di cittadini sorpresi in strada senza motivo. Nel weekend erano stati denunciati anche i titolari della discoteca di via Clerici, al confine con Bresso. Nonostante le limitazioni imposte dalle ordinanze, la discoteca era aperta alle 4 di notte e al suo interno si trovavano circa cento persone.