Il cantiere del metrò è nel caos. Operai senza stipendio: «Situazione critica»

Sette operai lavorano gratis, ma non sanno neanche quando potranno percepire gli arretrati: «Siamo indietro di due stipendi. La vediamo davvero nera» di Laura Lana

Cantiere della metropolitana in viale Gramsci

Cantiere della metropolitana in viale Gramsci

Sesto San Giovanni, 5 marzo 2015 - Sono arrivati direttamente da Ravenna i sindacati, che ieri hanno incontrato i lavoratori di Acmar, la cooperativa romagnola impegnata nel cantiere per il prolungamento della linea 1 del metrò. Un cantiere fermo da giorni, con le due ditte subappaltatrici che se ne sono andate. La situazione è critica. Non solo i sette operai lavorano gratis, ma non sanno neanche quando potranno percepire le spettanze arretrate. «Siamo indietro di due stipendi. La vediamo davvero nera», commentano i dipendenti in via Monte Santo. Solidarietà a zero ore il presente, con un futuro da decifrare. «Per adesso non si lavora. Le due ditte in subappalto sono già andate via. Non avevano neanche i soldi per acquistare il cemento o il ferro». Loro non hanno ancora deciso cosa fare. Mercoledì avevano minacciato di abbandonare il cantiere di viale Gramsci, dove in questi giorni sono rimasti per svolgere una funzione di presidio.

«Se continuiamo così sarà Metropolitana Milanese a mandarci via. Cosa fa, si tiene una ditta che non lavora? L’opera deve andare avanti». Anche perché, già con la liquidazione della precedente impresa Coestra, si è accumulato un ritardo di 8 mesi. Nell’ultimo mese i dipendenti di Acmar hanno scioperato due volte perché i pagamenti non arrivavano. Con ritardo, le spettanze sono state sempre erogate. Ma stavolta è diverso. La cooperativa, 250 dipendenti in totale, ha aperto una procedura di concordato preventivo con i creditori, un iter che coinvolge anche il tribunale e che potrebbe scongiurare il rischio di fallimento. «Se tutto va bene, vedremo i primi soldi a luglio. Ma se il concordato non dovesse concludersi positivamente, per la seconda volta in pochi mesi ci toccherà rivedere lo stesso film di Coestra». Dall’ex ditta gli operai aspettano in media ancora dieci stipendi oltre alla liquidazione. Ieri, inoltre, si chiudeva una fase di monitoraggio di MM sul cantiere per verificare il cronoprogramma: l’esito di questa indagine sarà illustrato lunedì agli enti finanziatori. Intanto Claudio Cominardi e Davide Tripiedi, onorevoli del Movimento 5 Stelle, dopo l’interrogazione alla Camera, hanno presentato anche un esposto in Procura sulla situazione dei lavori e di Acmar. laura.lana@ilgiorno.net