Terrorista ucciso a Sesto, Nord Milano sorvegliato speciale

Caccia a possibili complici dell'attentatore di Berlino: controlli in abitazioni di stranieri e occhi vigili sul quartiere Crocetta di Cinisello. Incessante lavoro delle forze dell'ordine sul territorio

La Scientifica in piazza I Maggio

La Scientifica in piazza I Maggio

Sesto San Giovanni (Milano), 27 dicembre 2016 - Non esiste un segnale concreto di allarme, ma il buon senso consiglia la massima cautela e attenzione. Per questo negli ultimi tre giorni i commissariati di polizia di Sesto e Cinisello e i carabinieri del Nord Milano hanno moltiplicato gli sforzi, soprattutto di visibilità, nelle strade e nei luoghi considerati sensibili per la sicurezza e l’incolumità pubblica. La stazione di Sesto è sicuramente uno di questi. Il timore è che qualche folle, mosso da sentimenti di vendetta, possa approfittare del clima di festa per mettere a segno un gesto sconsiderato. Soprattutto i poliziotti sono considerati nel mirino di possibili "lupi solitari", per il ruolo avuto nella neutralizzazione di Anis Amri. I due agenti, coinvolti nello scontro a fuoco con il terrorista ucciso davanti alla stazione, sono fuori servizio: in infortunio il capomacchina Cristian Movio, in ferie il collega Luca Scatà, in attesa di capire quale sarà il loro futuro.

Intanto al commissariato di Sesto, dove giovedì 29 dicembre è atteso il ministro dell’Interno Minniti, l’attività non si è arrestata nemmeno nei giorni di Natale e Santo Stefano. Gli agenti hanno eseguito sopralluoghi e controlli sulle tracce di possibili complici di Amri. Non vi sarebbero segni evidenti a Sesto, tuttavia nessun dettaglio è tralasciato: gli agenti hanno eseguito alcuni accessi in abitazioni occupate da connazionali del terrorista di Berlino. L’impressione è che cercare suoi collegamenti con il territorio sia come cercare il classico ago in un pagliaio.

A Cinisello si guarda con attenzione al quartiere Crocetta, sede di due moschee finite nel mirino perché aperte abusivamente. "La Crocetta è una realtà difficilmente leggibile - dicono dagli ambienti delle forze dell’ordine -. C’è un turnover di stranieri tale da impedire una lettura precisa dei gruppi etnici presenti e di eventuali attività illecite". Il quartiere è sempre sotto controllo con decine di verifiche di identità eseguite ogni giorno. La pressione delle forze dell’ordine è evidente ma non basta: come afferma qualcuno, "quando un clandestino viene sorpreso, entro sera torna a girare per il quartiere".

A Sesto  quotidianamente sono tra i 100 e i 150 i controlli d’identità eseguiti a campione. "Non soltanto per bloccare i cattivi, ma anche per dare aiuto a chi ne ha bisogno", raccontano gli agenti. Non a caso nella notte del 19 dicembre un altro equipaggio del commissariato ha controllato davanti alla stessa stazione una donna marocchina e i suoi 3 figli. Erano disperati perché avevano perso l’ultimo treno e avevano solo 30 euro in tasca. I due agenti hanno trovato una camera d’albergo alla famiglia e aggiunto i 20 euro mancanti per garantire loro un tetto.

Il 24 mattina, mentre davanti alla stazione di Sesto Fs erano puntate le telecamere dei tg di tutto il mondo, in un angolo discreto della stazione due poliziotti del commissariato davano da mangiare a due senzatetto. E ancora, il 25 mattina, nonostante i clamori internazionali, con discrezione, una delegazione del commissariato si è recata alla sede sestese dell’Asilo Mariuccia, per mantenere un impegno tradizionale, la consegna dei panettoni agli ospiti della struttura sociale.