Rho, ecco la cartina navigabile del Parco delle Groane

Al Centro Polveriera di Solaro il debutto del sistema informativo territoriale “WebGis”, una sorta di “Google Earth” dell’area protetta

La presentazione della cartina interattiva

La presentazione della cartina interattiva

Bollate (Milano), 12 dicembre 2019 - È nato «WebGis Parco delle Groane» il portale cartografico navigabile del Parco delle Groane. Ieri al Centro Parco Polveriera di Solaro la presentazione ufficiale della nuova applicazione è stata anche l’occasione per il debutto sul web. Una «Google Earth» dell’area protetta costantemente in aggiornamento, implementabile di contenuti: sentieri, nuove piste ciclabili, punti d’interesse, parcheggi e molto altro. «Alla chiusura di quest’anno abbiamo ritenuto che fosse tempo di fare un piccolo regalo agli utenti del Parco. Una cartina in formato interattivo, uno strumento dinamico, utile ai professionisti quanto agli utenti, fruibile sia in modalità desk che da Mobile», ha spiegato il presidente del Parco delle Groane Roberto Della Rovere insieme a Daniele Piazza dell’Ufficio Tecnico e al consigliere William Ricchi.

«Con la Brughiera Briantea abbiamo acquisito 4mila ettari di territorio, persone e tecnologia, questa applicazione è un’evoluzione della WebGis che veniva già utilizzata dalla brughiera. A questa cartina dinamica seguirà quella vecchia maniera, stiamo finendo di completare le nuove cartografie del parco nella sua forma attuale che parte da Bollate per arrivare sino a Fino Mornasco» ha aggiunto Della Rovere. Curiosando nell’applicazione si scopre un mondo: la perimetrazione del parco per capire esattamente dove ci si trova in ogni momento (l’applicazione è georeferenziata), la rete sentieristica e quella ciclabile con dati quali la lunghezza, i tempi di percorrenza, la descrizione dettagliata del percorso, ci sono i confini dei comuni che appartengono al parco, i parcheggi. Presto si potranno trovate i punti vendita delle aziende agricole, quelli d’interesse storico e naturalistico, i percorsi equestri e molto altro. «Abbiamo pensato tante volte al fatto di dare sicurezza agli utenti del parco, di dare informazioni su percorsi, sentieri: essere georeferenziati risponde perfettamente allo scopo» ha sottolineato Ricchi.

Il portale è condiviso da altre aree protette, dai parchi lombardi, dalle amministrazioni comunali che appartengono all’area protetta. Non mancano le mappe di «Open street map», il progetto mondiale che rende disponibili i tracciati delle reti sentieristiche non ufficiali mappati dagli utenti escursionisti. «Ci aspettiamo una buona risposta da parte delle amministrazioni e dei cittadini, con questo strumento miglioriamo ancora la fruibilità del Parco, rendiamo più semplice muoversi al suo interno« ha detto della Rovere.