Coronavirus, morti in casa di riposo a Lainate: "Fate chiarezza"

I parenti chiedono di accertare le cause. Il direttore della Rsa : "Nessun caso sospetto, avranno le cartelle cliniche"

Casa di riposo

Casa di riposo

Lainate (Milano), 23 aprile 2020 - Sono 7 gli ospiti e un dipendente della Rsa di via Marche, a Lainate, positivi al Covid19. I dati di 20 tamponi, effettuati dopo il primo decesso con Covid19, sono stati resi noti sul sito del Comune da Sercop, l’azienda speciale che gestisce la struttura: 12 tamponi sugli ospiti, 5 negativi, 4 a bassa carica virale e 3 positivi, di cui 2 nel frattempo deceduti, facendo salire a tre i decessi con Covid19 dal 9 aprile.

E mentre il Codacons ha presentato un esposto in Procura per il decesso di un ospite della Fondazione Ricovero Martinelli di Cinisello Balsamo, a Lainate i parenti chiedono chiarezza. «I positivi erano già stati isolati quando sono stati effettuati gli screening. A oggi nessuno ha febbre o sintomi riconducibili al Covid-19" rimarca Guido Ciceri, direttore generale di Sercop. Dieci le morti ad aprile, 3 accertate con Covid19, sulle altre 7 chiedono lumi i parenti riuniti in comitato. "Rimangono ancora da valutare gli altri 90 ospiti e nel dubbio purtroppo i 10 decessi di aprile, marzo non pervenuto. Ringrazio la Rsa che si è attenuta ai decreti ministeriali del 5 marzo chiudendo le porte ai familiari ma ha lasciato entrare e circolare il personale medico e oss senza alcun dispositivo, permettendo che il virus entrasse in struttura" lamenta la portavoce del Comitato parenti.

"La lettura dei tamponi va letta insieme al fatto che dal 17 al 31 marzo in Rsa non abbiamo avuto decessi né particolari febbri sospette – dichiara Ciceri –. Fra i dipendenti, abbiamo intrapreso misure molto rigide e consentito i rientri dalle malattie solo dopo i tamponi. Abbiamo fatto tamponi anche a tutti quelli che erano entrati in contatto con il primo caso di Covid e nessuno era risultato positivo, a indicare che le protezioni erano state usate dagli operatori in maniera sensata. Oggi abbiamo un operatore positivo, tutti gli altri non lo sono. Abbiamo messo in atto tutte le buone prassi possibili".

I tamponi sono stati richiesti ad Ats il 20 di marzo. "Ne avevano promessi 8, solo dopo il primo decesso ne sono arrivati 30. Dopo molti tentativi falliti, siamo riusciti ad acquistare ieri 300 tamponi, siamo in contatto con tre laboratori, contiamo di rocessarne 15/20 al giorno" spiega il direttore. La Rsa conta 120 lavoratori (9 in malattia, di cui 8 rientreranno oggi) e un centinaio di ospiti: ci vorrà una decina di giorni prima che siano sottoposti a tampone. "Morti sospette non ce ne sono state, i parenti avranno le cartelle cliniche"conclude il Ciceri. © RIPRODUZIONE RISERVATA