Magenta, aggredita sul treno da un uomo senza biglietto: "Serve sicurezza"

Dopo l'ultimo episodio di violenza sull'S6, i pendolari alzano nuovamente la voce

Pendolari di Trenord

Pendolari di Trenord

Rho (Milano), 17 novembre 2018 - Dopo l'aggressione subita sulla S6 da una ragazza magentina, i pendolari tornano ad alzare la voce per chiedere più sicurezza. Quanto accaduto di recente, infatti, non fa che confermare i dati inquietanti pubblicati da Trenord, che iscrivono le linee del territorio tra le più pericolose della Lombardia proprio dal punto di vista delle aggressioni a passeggeri e personale viaggiante.

L’anno scorso, in Lombardia, erano state quasi 7mile al mese le persone allontanate dai treni per la mancanza del biglietto o altro, uno spaccato che si ritrova perfettamente in quanto successo mercoledì, quando un uomo senza biglietto, identificato come extracomunitario, si è prima rifiutato di scendere dal treno, quindi ha aggredito la ragazza che stava riprendendo con il cellulare la scena, strappandole il cellulare e cercando di spingerla. Per fortuna, grazie all’intervento dei controllori, la situazione non è degenerata ulteriormente. L’uomo, probabilmente sotto l’effetto dell’alcol, stava causando un ritardo importante al treno rifiutandosi di scendere dalla carrozza. Da qui l’esasperazione della magentina, che ha voluto immortalare la scena e condividerla sui social, scatenando la reazione dell’extracomunitario.

Ma un paio di settimane prima l’aggressione si era verificata sulla linea S9, questa volta ai danni di una studentessa ventunenne, che era riuscita a sfuggire alla tentata violenza sessuale. In quell’occasione la Consulta Intercomunale dei Trasporti e l’associazione MiMoAl erano tornati a insistere per un piano di sicurezza sui treni. Puntando il dito verso l’assenza di un adeguato sistema di video-sorveglianza sui convogli e non solo. La presidente Vanessa Giancane aveva parlato di una chiara «percezione di insicurezza negli orari dove viaggiano meno persone», invitando la Regione e Trenord a «tutelare i passeggeri e chi svolge il proprio lavoro sui treni per garantire il rispetto delle regole». Mentre il portavoce Carlo Motta aveva aggiunto che i pendolari sono «favorevoli alla Polfer sui treni».