Milano, 21 marzo 2014 - C’è anche l’appalto per la ristrutturazione dell’ospedale San Gerardo nell’inchiesta della Procura di Milano che ieri ha portato all’arresto, fra gli altri, dell’ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde e del capo dell’ufficio gare e appalti della società operativa del Pirellone. Un faraonico appalto da 207 milioni di euro che cambierà non soltanto il volto dell’attuale monoblocco ma anche l’accoglienza delle oltre tremila persone che ogni giorno frequentano l’ospedale. I lavori - assegnati a una cordata di otto imprese oltre alla capofila Manutencoop Facility Management spa di Zola Predosa (Bologna), un raggruppamento nel quale peraltro sono presenti gli stessi fornitori della mensa e della lavanderia che già lavorano per l’azienda ospedaliera - sono partiti lo scorso mese di settembre. Ad oggi circa 250 addetti stanno lavorando alla costruzione di una palazzina di 25mila metri quadrati (5 piani oltre 2 interrati) nell’area davanti all’attuale avancorpo, in cui saranno trasferiti l’accoglienza, il day hospital, il Cup e gli ambulatori. Una prima fase che si concluderà a dicembre di quest’anno. Una volta completato il trasloco, si potrà avviare il massiccio intervento sul settore B e la preparazione al cantiere dei settori A e C. Nel 2017 gli operai saranno al lavoro nel settore A fino a febbraio 2018. Quattro mesi dopo al via la ristrutturazione del settore C che si concluderà nel giugno del 2019. A quel punto potranno essere ultimati i collaudi entro il mese di dicembre dello stesso anno.

Al momento i lavori procedono secondo il cronoprogramma ma non è escluso che gli eventuali sviluppi dell’inchiesta della Procura milanese su Infrastrutture Lombarde (che a Monza ha gestito anche l’appalto dei lavori sulla Villa Reale, scelta come sede di rappresentanza per Expo) potrebbero avere ripercussioni sull’andamento del cantiere. Imponenti le novità del progetto che porterà il San Gerardo ad aumentare la propria superficie di circa 25mila metri quadrati. Sul fronte alberghiero e dell’accoglienza, le camere saranno a due letti, con anticamera e bagno. All’uscita degli ascensori (che passeranno da 3 a 5) verranno creati dei soggiorni prima dell’accesso ai reparti. Nella nuova palazzina che verrà costruita, troverà posto il nuovo Centro unificato di prenotazione, e sempre al piano terra verranno aperte attività commerciali, bar e ristorante a servizio degli utenti. Un appalto secondo cui, oltretutto, il vincitore per oltre 30 anni dovrà pure occuparsi della gestione dei cosiddetti servizi di supporto non sanitari anche nei presidi sparsi nel territorio: conduzione e manutenzione degli edifici, delle aree a verde e degli impianti, gestione della mensa dei dipendenti e della ristorazione per i degenti, gestione del calore, del servizio di lavanderia, del servizio di smaltimento rifiuti e di quello di facchinaggio. Inoltre dovrà gestire i «servizi commerciali compatibili con l’attività sanitaria», rivolti ai ricoverati e ai loro familiari.

di Marco Galvani