Arcore, 6 Dicembre 2012 - "Avevamo creduto nel progetto e nella passione dell'investitore bresciano, invece abbiamo dovuto tirarci indietro". Pierluigi Boselli, titolare della società 'Mondial Moto srl', erede della storica fabbrica di motociclette da Motomondiale che annoverò tra i piloti nomi di rilevanza internazionale come Nello Pagani, Carlo Ubbiali, Walter Villa, Bruno Ruffo, Tarquinio Provini, si dichiara estraneo al fallimento della 'Mondial Moto spa' dichiarato dal Tribunale di Monza nel 2004 e che recentemente ha portato alla condanna per bancarotta fraudolenta a 3 anni e 2 anni e mezzo di reclusione (pene spazzate via dal condono) di Daniel Alismeno, svizzero di 48 anni contumace e Roberto Ziletti, milanese di 51 anni, che ne furono presidenti del consiglio di amministrazione.

"La plurititolata azienda Mondial ha cessato volontariamente l’attività di produzione nel 1978 e successivamente, attraverso la 'Mondial Moto srl' - spiega Boselli, che si era trasferito ad Arcore proprio per seguire la sede operativa della società e dove è rimasto a vivere - abbiamo gestito il marchio di cui avevo e ho la piena proprietà perchè il 50% acquisito dalla nuova società 'V due di Meda' è stato riacquistato nel 2005. La società fallita, invece, è la Mondial Moto spa, costituita soltanto nel 2000, che mai ha avuto a che fare con la famiglia Boselli né quanto a proprietà nè management e ha agito sotto lo storico nome soltanto in virtù di un contratto di licenza d’uso del marchio, stipulato nell’anno 2000 e rescisso, prima del fallimento, per inadempienza di quest’ultima".

di Stefania Totaro