New York, l'Fbi perquisisce la casa di Rudy Giuliani

Prelevati computer e dispositivi elettronici dell'ex sindaco e avvocato di Donal Trump. Sotto la lente rapporti e scambi di favori con gli investigatori ucraini

L'ex sindaco di NY Rudolph Giuliani (Ansa)

L'ex sindaco di NY Rudolph Giuliani (Ansa)

New York - Un gruppo di investigatori federali ha eseguito un mandato di perquisizione nell'appartamento di Manhattan di Rudy Giuliani, ex sindaco di New York City e avvocato personale dell'ex presidente Donald Trump. Sono stati sequestrati computer e altri dispositivi elettronici.  La perquisizione è stata richiesta nell'ambito di un'indagine penale sulle relazioni di Giuliani in Ucraina, ha riferito il New York Times, citando tre persone a conoscenza della questione.  Le autorità federali si sono concentrate in gran parte sul fatto che Giuliani abbia fatto pressioni illegali sull'amministrazione Trump nel 2019 per conto di funzionari e oligarchi ucraini, che allo stesso tempo stavano aiutando Giuliani a gettare fango sui rivali politici di Trump, incluso il presidente Biden, allora sfidante del magnate nella corsa alla Casa Bianca. In particolar modo, l'ex sindaco sarebbe infatti coinvolto negli sforzi compiuti da Trump sugli investigatori ucraini, affinchè aprissero un'indagine per corruzione su Hunter Biden, figlio dell'allora candidato presidenziale democratico.

"Delinquenza legale"

L'avvocato di Giuliani, Robert Costello, ha definito l'azione dell'FBI un atto di "delinquenza legale". Si è trattata di una ''mossa non necessaria'', ha affermato, in quanto Giuliani ''negli ultimi anni si era offerto di rispondere alle domande degli investigatori a condizione che avessero accettato di dire in anticipo in quale area stessero indagando''. Ma questi ''hanno rifiutato l'offerta. è come se stessi parlando a un muro", ha detto.  Costello ha dichiarato che ''gli agenti sono arrivati nell'appartamento di Giuliani alle 6 del mattino'' con ''un mandato di perquisizione relativo a un'indagine su una possibile violazione delle regole del lobbismo con l'estero''. Costello ha anche spiegato che nel mandato si faceva riferimento a ''comunicazioni tra  Giuliani e altri individui tra cui John Solomon, un editorialista impegnato a far luce sugli affari di Joe Biden in Ucraina''.