Ucraina, esercito russo e truppe di Kiev a confronto: una guerra ad armi impari

Il divario tra i due eserciti è enorme. Mosca spende per le forze armate 45,8 miliardi di dollari: dieci volte di più rispetto all'Ucraina

Kiev è ormai sotto assedio: l'esercito russo a quasi 48 ore dall'invasione è riuscito ad arrivare nella capitale ucraina. Il governo guidato dal presidente Zelensky ha distribuito oltre 10mila fucili ai civili nel tentativo disperato di respingere l'incessante attacco delle truppe del Cremlino. L'azione russa in Ucraina continua quindi senza sosta. Ma per comprendere meglio l'impetuosa avanzata, è utile capire anche quali sono le caratteristiche dei due eserciti contrapposti in questa guerra. Tra investimenti e militari a disposizione, le differenze sono davvero enormi. Ma vediamo nel dettaglio.

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Gli investimenti nelle forze armate

Tra le forze armate russe e quelle ucraine esiste un divario notevole, a cominciare dalla spesa destinata alla Difesa, come nota un'analisi della Cnn. Secondo il rapporto "The Military Balance", pubblicato dall'Istituto Internazionale per gli Studi strategici, nel 2021 l'Ucraina ha destinato alle spese militari 4,7 miliardi di dollari, contro i 45,8 miliardi stanziati da Mosca.

I numeri delle truppe

Per quanto riguarda il numero degli effettivi, i militari in servizio attivo nelle forze armate russe sono attualmente 900mila, cui si aggiungono due milioni di riservisti. Quelli ucraini sono rispettivamente 196mila e 900mila. Le forze di terra russe contano in particolare 280mila effettivi, il doppio di quelli ucraini, mentre nell'aviazione il rapporto è di cinque a uno. Sul fronte ucraino, la Russia schiera attualmente circa 200mila effettivi, mentre è difficile stimare le forze ucraine data la mobilitazione totale in corso.

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Equipaggiamenti militari

E mentre a partire dal 2008, dopo le carenze venute alla luce nel conflitto in Georgia, la Russia ha avviato una campagna di modernizzazione delle proprie forze armate, quelle ucraine sono equipaggiate in gran parte ancora con armamenti di epoca sovietica. Proprio per questo motivo Kiev stava valutando un possibile ingresso nella Nato come strumento di ammodernamento delle proprie strutture - in special modo l'aviazione - per la quale era previsto l'acquisto di apparecchi di fabbricazione occidentale a partire dalla metà del prossimo decennio.

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