La Cultura sempre più vittima della guerra in Ucraina: l'Unesco denuncia danni a 100 siti

Cittadini che circondano statue e monumenti con sacchi di sabbia a Kiev, Leopoli, Odessa e tante altre città, libri e opere d'arte spostate in luoghi più sicuri

La chiesa di Santa Sofia a Kiev, uno dei siti protetti dall'Unesco

La chiesa di Santa Sofia a Kiev, uno dei siti protetti dall'Unesco

Non solo Dostoevskij, corpi di ballo e artisti russi alla berlina. La Cultura è sempre più vittima occulta della guerra in Ucraina. E lo dimostra la denuncia dell'Unesco. Cittadini che circondano statue e monumenti con sacchi di sabbia e fortificazioni improvvisate a Kiev, Leopoli, Odessa e tante altre città del Paese. Libri e opere d'arte spostate in luoghi più sicuri. È l'altra resistenza ucraina, quella culturale: fatta di storia, arte, fede e un passato che non vuole essere cancellato. Anch'essa vittima della guerra, come i civili (adulti e bambini, senza alcuna distinzione) e i quartieri delle città; mentre l' Unesco avverte che sono «quasi 100, finora, i siti culturali e religiosi che hanno subito danni dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio». «La soglia dei cento beni danneggiati o totalmente distrutti sarà raggiunta domani o dopodomani, finora siamo a 98 siti e monumenti elencati in otto regioni del paese», ha dichiarato all'Afp il Direttore del Centro per il Patrimonio Mondiale dell' Unesco, Lazare Eloundou Assomo, precisando che nell'elenco figura una vasta gamma di siti, compresi alcuni di epoca medioevale e altri risalenti al periodo sovietico. Un numero destinato ad aumentare, anche perché, se alcune aree stanno diventando accessibili solo ora, altre sono ancora teatro di combattimenti via via più intensi.

«Finora nessuno dei sette siti Unesco dell'Ucraina ha subito danni», ha rassicurato Lazare Eloundou Assomo. Tuttavia c'è preoccupazione per i monumenti delle città di Kharkiv e per il centro storico di Chernihiv, pesantemente colpiti dai russi. Paese ponte tra Oriente e Occidente, l'Ucraina vanta sette siti (sei culturali e uno naturale) tutelati dall'Unesco: la Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, il centro storico di Leopoli, l'arco geodetico di Struve, le antiche faggete primordiali dei Carpazi, la residenza dei metropoliti bucovini e dalmati, l'antica città di Kherson e, infine, 16 chiese (tserkvas) in legno nella regione dei Carpazi.