Editoriale

I contadini ce le cantano

Quindici gli artisti che si esibiranno sul palco dell’Ariston nella terza serata di Sanremo 2024. Quindici anche gli agricoltori milanesi partiti da Melegnano e giunti in riviera nella nottata con i loro trattori. Amadeus li ha invitati questa sera a esporre le ragioni della protesta che da giorni anima il mondo agricolo europeo e occupa le strade d’Italia.

Sarà l’occasione per capirne di più sulle richieste di un settore che, come altri, si trova stretto tra una concorrenza globale sempre più agguerrita e una normativa europea sempre più rigida. Da una parte il dumping commerciale e la forza della grande distribuzione, dall’altra gli standard imposti dalla transizione green percepita lontana da chi si alza ogni giorno alle 4 del mattino per mungere una vacca.

Gli agricoltori, certamente, non sono gli unici che faticano a tenere il passo in questo mondo che cambia alla velocità della luce. C’è però una enorme differenza di opportunità tra quegli imprenditori (numerosissimi anche in Italia) che davanti a guadagni sempre più risicati, trasferiscono le proprie aziende laddove il costo del lavoro è più basso. Come può un contadino delocalizzare il suo campo coltivato a mais? 

Cosa succederà sul palco dell’Ariston non lo sappiamo. Di sicuro loro, gli acoltori, ce le canteranno.

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