Covid, focolaio al Teatro alla Scala: contagiati 35 ballerini

Boom di casi tra i danzatori: tutti debolmente positivi, incubo variante. Screening di massa al Piermarini

Ballerini alla Scala

Ballerini alla Scala

Milano -  Nuovo focolaio alla Scala . Stavolta nel mirino del Covid è finito il Corpo di ballo, che finora era rimasto sostanzialmente immune: secondo le informazioni a disposizione del Giorno , più di trenta danzatori, almeno 35, sono risultati debolmente positivi ai tamponi molecolari effettuati nella giornata di martedì; nessuno avrebbe accusato sintomi preoccupanti. L’allarme era già scattato venerdì, quando il teatro era stato costretto a rinviare l’Omaggio a Nureyev per il contagio di una ballerina; al successivo test, però, l’artista era risultata negativa. Ora la nuova allerta, stavolta ben più consistente e preoccupante perché sei giorni fa le attività erano state sospese in via precauzionale; una così rapida diffusione, ad appena quattro giorni di distanza tra un controllo e l’altro, lascia pensare che il focolaio sia stato scatenato da una variante.

La notizia è emersa nel tardo pomeriggio di ieri, tanto che in serata i massimi dirigenti del Piermarini, a cominciare dal sovrintendente Dominique Meyer, si sono riuniti per fare un quadro della situazione e capire come muoversi. A quanto risulta, sono state sospese anche le prove del Dittico Kurt Weill, previste oggi ai laboratori dell’ex Ansaldo, perché probabilmente anche in quel caso sono emerse positività. Si tratta di un periodo molto delicato per il tempio della lirica, che sta provando faticosamente ad andare avanti con gli spettacoli in streaming, nonostante la cronica assenza di pubblico e l’inevitabile crollo degli incassi al botteghino. Proprio ieri la Scala ha annunciato ufficialmente che domani alle 18 lo Stabat Mater diretto dal maestro Myung-Whun Chung sarà trasmesso in diretta sulla piattaforma Rai Play (lo spettacolo è al momento confermato); il capolavoro rossiniano sarà eseguito insieme alla Trauersymphonie di Haydn e vedrà la partecipazione di orchestra e coro (tutti i componenti sono risultati negativi agli esami effettuati lo stesso giorno e dei solisti Rosa Feola, Veronica Simeoni, René Barbera e Alex Esposito.

Alla diretta di domani seguiranno differite su Radio3 il 29 marzo alle 20.30 e su Rai5 il 31 marzo alle 21.15. E poi c’è la data del 27 marzo, che, nelle intenzioni del ministro della Cultura Dario Franceschini, dovrebbe essere il giorno della riapertura di teatri e cinema nelle Regioni in zona gialla; in quel caso, però, tutto dipenderà dall’evoluzione della situazione epidemiologica in Lombardia, visto che al momento siamo in zona arancione. Non è il primo focolaio di coronavirus che il Piermarini si trova ad affrontare in questo anno maledetto, iniziato alle 13 di domenica 23 febbraio con la prima chiusura del teatro per via dei primi casi di Covid. Sì, perché a ottobre c’era stato un focolaio tra i coristi. Oggi ci sarà un nuovo screening di massa in via Filodrammatici.