Sant’Antonio, in Martesana lo smog dimezza i falò

Sarà una festa a macchia di leopardo: stop ai roghi sia a Cassano centro che nella frazione di Cascine San Pietro

La precedente edizione del falò di Sant’Antonio a Cassano d’Adda

La precedente edizione del falò di Sant’Antonio a Cassano d’Adda

Cassano d'Adda (Milano), 15 gennaio 2020 - Sant’Antonio, falò sì, falò no. Per la Martesana una festa dei fuochi "a macchia di leopardo". Il rispetto delle prescrizioni antinquinamento può più dell’amore per la tradizione a Cassano d’Adda, dove non si terranno i tradizionali falò né a Cassano centro né nella frazione di Cascine san Pietro. E così anche a Gorgonzola, che ha un motivo in più, oltre al desiderio di contribuire alle campagne antinquinamento, per dire no all’accensione di fuochi in centro o fra cascine: lo scorso anno i roghi di gennaio ebbero come sgradevole strascico focolai di ramaglie e odori molesti che richiesero, a più riprese, l’intervento di bonifica della protezione civile. Il Comune conferma lo stop, e baratta con altro appuntamento al sapor di tradizione: una bella serata di teatro dialettale.

Se due comuni ammiraglia cassano i roghi tanto cari a molti cittadini, altri procederanno secondo calendario: gli appuntamenti con i falò di sant’Antonio dovrebbero essere rispettati, senza cambi di programma, a Melzo, Cassina e Sant’Agata, Gessate e Bellinzago Lombardo, Liscate, Pessano con Bornago e in molti altri centri ancora. Tutto da tradizione: fuoco, musica, alpini e vin brulé. E’ sintetico ma categorico il commento con cui il sindaco di Cassano d’Adda Roberto Maviglia accompagna l’annullamento dei due appuntamenti con i falò, attesissimi ogni anno: quello della frazione di Cascine e quello di Cassano, che da alcuni anni si teneva, in grande stile, nell’area feste di fronte al centro sportivo. "Abbiamo dovuto sospendere per ottemperare a quanto disposto da una delibera di Regione Lombardia, relativa all’inquinamento atmosferico, che impone il divieto assoluto di combustioni all’aperto quando si verifichino 4 giorni consecutivi di superamento dei limiti di polveri sottili dell’aria. Siccome i 4 giorni sono stati superati, dobbiamo attenerci".

In Rete c’è chi plaude: "Giusto". "Impopolare ma giusto: bravo sindaco". E c’è chi meno: "Ridicolo". "Scelta quasi terrapiattista". "I camion inquinano e si impedisce un falò". Splenderà di riflesso dei falò dei vicini di casa, da Melzo a Pessano a Gessate a Sant’Agata di Cassina il territorio di Gorgonzola, dove il sindaco Angelo Stucchi ha sciolto ogni riserbo ieri mattina. "Il Comune in accordo con Pro Loco ha scelto di non festeggiare Sant’ Antonio Abate tradizionale falò. L’ultimo si tenne in via Piacenza, quando i terreni agricoli della zona est della città non erano ancora interessati dalla costruzione del comparto C6". E ancora: "Nonostante Regione Lombardia permetta ai Comuni di onorare, con l’accensione di fuochi, il protettore e patrono di animali domestici, coltivatori, macellai e salumieri, se per quattro giorni consecutivi non avviene il superamento dei limiti delle polveri sottili nell’aria, come amministrazione siamo attenti alla problematica dell’inquinamento atmosferico: vogliamo evitare ogni azione che possa incrementare il valore del pm10 nell’aria".

Ed ecco l’appuntamento consolatorio: per l’ottava edizione della Giornata del dialetto e delle lingue locali il centro intergenerazionale ospiterà alle 21 lo spettacolo in dialetto lombardo "Ciappa el tram balorda!" proposto con Pro Loco e con il Centro culturale e artistico "El gandulin". Ospite speciale l’autore e attore Massimo Galimberti, vincitore nel 2016 del Premio Nazionale "Salva la tua lingua locale".