Masate, torna l’incubo del biogas

La Città Metropolitana “scongela” il progetto sospeso a gennaio

Il comitato contrario all'impianto

Il comitato contrario all'impianto

Masate (Milano), 3 maggio 2019 - Il privato alza la voce e Città Metropolitana scongela l’iter autorizzativo: conferenza di servizi fissata per il 15 di maggio ed è di nuovo incubo biogas. La questione impianto Energa è uno dei tanti cavalli della campagna elettorale. La notizia della conferenza di servizi, la prima dell’anno, e la prima dopo l’ufficiale congelamento del progetto in attesa di chiarimenti legislativi dal Ministero, arriva come un fulmine a cielo sereno. La riapertura dell’iter arriverebbe a seguito di diffida del privato proponente. E così dalla pagina dei No Biogas, che si presentano alla kermesse elettorale con la lista Rinnoviamo Masate e candidano a sindaco uno dei leader del comitato, il docente Davide Facchinetti. 

 "Abbiamo  avuto notizia della convocazione della Conferenza di Servizi per il riavvio del procedimento “Energa Masate srl”, sospeso dal 21 gennaio scorso", scrive la presidente del comitato Licia Zacchi. Ancora: "Il testo della convocazione dice chiaramente: a ciascuna amministrazione convocata si chiede un documento che esprima in modo univoco la posizione dell’amministrazione stessa su tutte le decisioni di competenza della conferenza”. Nessuno potrà a questo punto sostenere che un’amministrazione non ha voce in capitolo”». Così anche Facchinetti: "Su questo tema parole chiare anche dalla vicesindaca metropolitana Censi, ospite l’altra sera a Gessate: menzognero attribuire all’ente sovracomunale una titolarità unica sulle decisioni".

Il messaggio a sindaco e giunta uscenti: "Confidiamo che abbiano il coraggio di prendere una decisione chiara. Noi non staremo a guardare: la lotta continua". "Parteciperemo alla conferenza - così il sindaco uscente Vincenzo Rocco, di Insieme per Masate - nella convinzione che ci si lasceranno i tempi per valutare ogni aspetto e per valutare, soprattutto, eventuali modifiche al progetto. L’iter è fermo da mesi". Ancora: "La nostra posizione non cambia. Abbiamo sempre detto di no a questo progetto lacunoso, e non abbiamo mutato parere. C’è un altro progetto, sono stati apportati correttivi o modifiche? Vediamoli. Con la popolazione siamo sempre stati trasparenti".