Gorgonzola, un cimitero al risparmio

Presentatp il piano per il Giardino della Memoria: costerà il 55% in meno rispetto a quello progettato dall’amministrazione Baldi

Il cimitero

Il cimitero

Gorgonzola (Milano), 21 marzo 2018 - Un progetto di fattibilità nuovo di zecca arrivato in Comune nei giorni scorsi, e l’altra sera la comunicazione ufficiale al consiglio comunale: è l’ora del Giardino della Memoria.2, costerà il 55 per cento in meno rispetto a quello progettato nell’era Baldi: quasi otto milioni di euro il previsto, 3 milioni e 543 mila euro circa la base d’asta attuale.

A elaborare il progetto bis lo stesso studio Luca Cipelletti che si occupò della prima stesura, in collaborazione con i francesi Anne e Patrick Poirier, presente ieri a una presentazione ufficiale con sindaco e tecnici. Stesso disegno, ma revisione con il segno meno: area di intervento più ridotta (da 20 mila a 15 mila metri quadrati circa), taglio su tombe, ossari, colombari, sulla scorta dei dati sulle sepolture forniti, lo scorso anno, dal nuovo piano regolatore cimiteriale; ma soprattutto scure senza pietà sulle lussuose finiture, gli orpelli architettonici e i materiali di pregio che furono lustro del progetto numero 1, ma indiscussi responsabili dell’impennata dei costi. «Abbiamo proceduto senza pregiudizi - così il sindaco Angelo Stucchi - lavorando per gradi. Il primo passo era il piano regolatore cimiteriale, che ci ha fornito i numeri e le esigenze reali, molto ridotti rispetto a quelli che avevano guidato il primo disegno: non 1800 loculi ma 700, non 1200 ossari ma 580, almeno la metà delle 500 cappelle previste, e via dicendo. Volevamo una revisione progettuale gradevole, funzionale, realistica ma anche sostenibile economicamente, perchè i tempi sono quello che sono».

Al progettista dunque un imprimatur chiaro: tagliare, senza togliere appeal al disegno e all’idea. «Non è stato semplice - così l’architetto Cipelletti - . Ridurre un budget di progetto del 50% non è cosa da poco e all’inizio la sfida ci ha spaventato. Ma io sono convinto che un buon progetto sia tale se può essere ripensato e rivisto. Pertanto, ho preso atto delle nuove esigenze, e con il mio staff, non prima di un confronto con gli architetti francesi autori dei disegni della prima ora, mi sono messo al lavoro. Con l’obiettivo di soddisfare la committenza e riproporre: mantenendo l’idea della necropoli contemporanea, il valore artistico. E questo rimane, a mio parere, un progetto straordinario». Ed eccolo, il disegno bis.

Mantiene la affascinante forma a foglia di quercia, seppure rosicchiata al perimetro per via della riduzione dei metri quadrati. Sulla foglia risulta spostata la zona celebrazioni, sono ridotti i numeri di tombe e ossari. Per questi ultimi è previsto un possibile incremento futuro, qualora ve ne fosse l’esigenza. L’esigenza di tagliare ha comportato l’eliminazione di materiali e strutture di pregio ma d’alto prezzo: via la suggestiva arca a mosaici blu a vetro di Murano all’ingresso, il nuovo disegno prevede un ingresso bianco opalescente sovrastato da una croce. Quanto alle piante, via gli esotici arbusti e le distese di piante tappezzanti, si è optato per essenze giovani e autoctone, «cresceranno con il cimitero». Fra tanti tagli una aggiunta pratica, una pensilina antipioggia che correrà lungo il perimetro dell’area loculi, per consentire la veglia ai propri cari anche in caso di maltempo.