Allerta maltempo, in Martesana piovono pure le polemiche

La conta dei danni dopo il nubifragio

Alberi caduti a Segrate

Alberi caduti a Segrate

Cassina De' Pecchi (Milano), 31 ottobre 2018 - Scuola allagata, bimbi a casa per due giorni, ma anche un nubifragio di polemiche: il tetto della primaria di piazza Unità d’Italia era stato rifatto solo pochi mesi fa. Se è da copione l’attacco a testa bassa della minoranza, ci si interroga anche in maggioranza: «Indispensabile ora capire perché interventi fatti solo l’inverno scorso non abbiano retto il primo urto dell’anno».

La scuola elementare cassinese non è nuova a problematiche di infiltrazioni. Nel corso del passato anno scolastico interventi annunciati come risolutivi soprattutto sulle coperture. Eppure, l’altro pomeriggio, hanno fatto il giro della Rete le immagini dell’allagamento, che ha messo ko varie classi dei piani alti, reso inutilizzabile la palestra e alcune aree comuni. L'attacco dell’opposizione è a testa bassa: «La nostra scuola primaria si trova attualmente in uno stato vergognoso e soprattutto pericoloso per i nostri bambini. L’acqua è filtrata dal soffitto e dalle pareti nonostante gli interventi riparativi. La situazione non è più sostenibile». La proposta-provocazione: «Che si usino gli oneri di urbanizzazione derivanti dalla riqualificazione dell’area ex Nokia per costruire scuole degne di questo nome». In giornata l’intervento del consigliere di maggioranza Andrea Parma: «Inaccettabile che un acquazzone certamente violento abbia mandato all’aria la manutenzione fatta solo qualche mese fa su un tetto problematico fin dal suo concepimento. Un intervento che era stato venduto come risolutivo: più di qualcosa non ha funzionato. Ci attiveremo come gruppo consiliare del Partito democratico fin da domattina per capire il perché».

A Cassano d'Adda invece casa di riposo in tilt per un guasto sulla linea elettrica che ha lasciato al buio una parte della città dopo il passaggio della tromba d’aria. La struttura non è dotata di gruppo elettrogeno per i casi di emergenza, gli ospiti sono così rimasti al buio per cinque ore, dalle 16,30. Gli anziani riuniti nel salone centrale hanno potuto prima cenare e poi restare in compagnia grazie alle lampade messe a disposizione dalla Protezione civile mentre per quelli costretti a letto nelle stanze ai piani superiori la cena si è consumata a lume di candela. Con gli ascensori inutilizzabili le barriere architettoniche non hanno consentito di portare nella zona notte al primo piano gli anziani ospiti, costringendoli così a rimanere nel salone centrale. Alle 21,30 la casa di riposo s’illumina, tutti in coda per raggiungere il piano superiore. Dopo una lunga stanca attesa, alle 23 finalmente tutti a letto.

Tra Segrate e Peschiera le zone più colpite sono state Milano 2, Lavanderie, Redecesio e le vie Giotto e Modigliani. «In questo quadro desolante – racconta il sindaco Paolo Micheli – voglio segnalare il caso di una ragazzina di 14 anni che ha portato in Comune la grande bandiera dell’Italia strappata dal vento sulla rotonda dell’aeroplanino. La 14enne ha recuperato il Tricolore finito in strada e l’ha portato in municipio, andando via subito via perché era completamente bagnata».