Vecchio ospedale di Cassano, al via la rinascita

Allo Zappatoni un polo di riabilitazione neuromotoria. Il cantiere parte dopo due anni di stop

Sopralluogo al vecchio ospedale di Cassano

Sopralluogo al vecchio ospedale di Cassano

Cassano d'Adda (Milano), 23 gennaio 2020 - Un mese e mezzo abbondante di lavori preliminari, dai carotaggi alla rimozione degli ultimi depositi di amianto: "Era necessario mettere in sicurezza l’edificio e accertare lo stato di fatto". Oggi la consegna ufficiale del progetto esecutivo e poi il via al vero cantiere del vecchio ospedale Zappatoni. Da Ferb onlus, assegnatario del maxi appalto “scongelato” in ottobre dopo quasi due anni, una promessa: "Il nuovo padiglione riabilitativo deve essere pronto entro diciotto mesi. Noi vogliamo farcela in meno tempo e aprire le porte entro gennaio del prossimo anno". Così Franco Cammarota, direttore di Ferb, la Fondazione Europea di Ricerca Biomedica che già gestisce prestigiose unità riabilitative, da Trescore a Cernusco (sede operativa da 15 anni che sarà abbandonata dopo l’apertura di Cassano), e ha come fiore all’occhiello le tecniche pionieristiche di approccio a patologie come Parkinson e Alzheimer, ma anche tecnologie all’avanguardia per la cura dell’ictus. Il cantiere è stato consegnato a metà dello scorso ottobre.

"Da quel giorno - spiega Cammarota - non ci siamo mai fermati. Il cantiere era fermo da anni, si è dovuto procedere con opere urgenti. Innanzitutto i carotaggi dei terreni e poi la definitiva bonifica dall’amianto". Direttamente e senza risparmio: "Tutte queste attività hanno comportato un costo extra di oltre 400mila euro". Il progetto è il medesimo oggetto della gara di appalto a suo tempo predisposta dall’Asst di Melegnano e Martesana, l’esecutivo è pronto, proprio oggi sarà trasmesso all’azienda. I lavori? "Semplice, c’è da fare tutto". Del vecchio ospedale Zappatoni, svuotato da anni, c’è in pratica soltanto una facciata, rimessa a nuovo prima della paralisi. "Gli interni vanno rifatti, le opere in muratura, poi arriveranno impiantistica, attrezzature e arredi. Il percorso è tracciato". Il progetto di riqualificazione prevede 60 nuovi posti di riabilitazione, che andranno ad aggiungersi ai 56 (46 già in esercizio, dieci da realizzare) già operativi nell’ala nuova, che si trova dietro il vecchio ospedale.

Totale finale dunque, 116 posti aumentabili a 120. I nuovi posti letto saranno tutti di riabilitazione neuromotoria: "È la nostra specializzazione, le nostre strutture operative sono una punta di diamante, punto di riferimento per un bacino d’utenza in crescita. Patologie come Alzheimer o Parkinson sono dirompenti". Torniamo un passo indietro, per ricordare che risale al 17 ottobre scorso l’incontro a Cassano, che ha sancito il definitivo “scongelamento” della gara da 6 milioni e mezzo che era stata espletata dall’azienda ospedaliera nel 2017, oggetto i lavori di ristrutturazione e poi la gestione ventennale del vecchio Zappatoni. Poco dopo la gara erano arrivati i guai. Un ricorso degli esclusi e poi la lunga sosta della procedura all’Anac. Quasi due anni di stop. Il superamento di ogni impasse era stato annunciato dall’assessore regionale Giulio Gallera, dal direttore generale di Asst Melegnano e Martesana, Angelo Cordone, dal direttore di Ferb Franco Cammarota e dal sindaco Roberto Maviglia. " Una giornata straordinaria", sottolineò Cordone. E così Gallera: "Un caso emblematico dei motivi per cui talvolta le opere pubbliche abbiano tempi lunghi. Conduciamo in porto un intervento dall’iter ineccepibile". In sede inaugurale Ferb scelse di non dare tempi "per scaramanzia". "Oggi - dice Cammarota - abbiamo preso visione della situazione e abbiamo le idee più chiare".