Casatenovo, 8 ottobre 2012 - Sono passati vent'anni dagli attentati mafiosi che uccisero Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tra tutti coloro che hanno vissuto quegli eventi, Pietro Grasso è uno dei più indicati per parlare dell'eredità dei due eroi, e per spiegare come il loro lavoro abbia permesso di raggiungere grandi risultati per lo stato, come per esempio la cattura nel 2006 di Bernardo Provenzano. L'occasione per ascoltarloin Brianza ci sarà giovedì 11 ottobre alle ore 21, all'auditorium di Casatenovo in viale Parini 1. L'ingresso è libero. L'iniziativa rientra nell'ambito del Progetto Legalità.

La testimonianza del Procuratore nazionale antimafia permetterà ai partecipanti di approfondire la conoscenza di uno dei più dolorosi capitoli di storia italiana, per trovarne il senso e trarne forza in vista del futuro, in una serata dal titolo: Liberi tutti, a vent'anni da Capaci e via d'Amelio. Il titolo dell'incontro riprende quello del suo recente libro "Liberi tutti", delle lettere a un ragazzo che non vuole morire di mafia, nato dal bisogno di credere nell'antimafia della speranza, cercando nel percorso di lotta al crimine organizzato il consenso e l'aiuto di tutta la comunità.

Per cambiare davvero le cose, secondo Grasso, è necessario credere in utopie come l'etica dell'impegno e la solidarietà. Dal punto di vista dei rapporti magistratura-politica, Pietro Grasso nel corso della sua carriera non si è mai sottratto a un confronto schietto con i rappresentanti degli altri due poteri dello stato, senza risparmiare critiche né apprezzamenti alle leggi di volta in volta varate dai politici per contrastare le mafie, con particolare attenzione sulle norme anticorruzione e antiriciclaggio.

Dopo il grande successo di pubblico riscosso dall'incontro con Giancarlo Caselli il 5 ottobre a Olgiate Molgora, con Pietro Grasso a Casatenovo continua la serie di conferenze a ingresso libero nei comuni della Brianza, promossa dal Progetto Legalità 2012 per portare all’attenzione dei cittadini la tematica dell’impegno civico ed etico necessario alla lotta contro ogni mafia.

Progetto Legalità 2012 è organizzato dal comune di Olgiate Molgora e dalla Nazionale italiana Magistrati, in collaborazione con il Consorzio Villa Greppi, la città di Merate e il comune di Casatenovo. È sostenuto dalla Banca di Credito Cooperativo di Alzate Brianza, dalla testata Merate Online, dalle società Eticont e Cattaneo Grafiche e dalle associazioni Bloom di Mezzago, Arci di Lecco, Lions Club di Merate, Libera e La Semina.

È stato ideato da Roberto Romagnano, assessore del comune di Olgiate Molgora, e dal giudice Piero Calabrò, capitano della Nazionale italiana Magistrati. La sua realizzazione è frutto dell’impegno volontario di alcuni giovani convinti che un paese non può avere un futuro senza una forte coscienza della legalità: il primo passo per una società più consapevole e più giusta. Più che diffondere la cultura della legalità, il progetto vuole quindi contribuire alla formazione di una vera e propria coscienza della legalità. Informarsi è importante, ma soprattutto bisogna sentire il rispetto delle regole come necessità etica imprescindibile.