Merate, 21 settembre 2012 - Dipendenti della Fomas in rivolta contro il licenziamento di un delegato sindacale. Agli ingressi degli stabilimenti di Merate - Osnago e di Cernusco Lombardone del colosso metallurgico fin dall’alba sono stati allestiti picchetti e nessuno degli oltre 300 lavoratori ha voluto varcare i cancelli. L’adesione alla manifestazione è pressoché totale, come non è mai accaduto prima. La produzione è completamente ferma, come non possono arrivare i fornitori di materie prime.

I vertici della multinazionale, supportati dai rappresentanti di Confindustria provinciale, stanno cercando di mediare per allentare la morsa del manifestanti, ma da parte loro i manovali non intendono retrocedere di un passo sino a quando Giuseppe Coletti, 38 anni di Medolago, in servizio alla Spa brianzola da 11 anni, esponente della Usb, non riotterà il suo posto. Alle proteste hanno aderito anche le segreteria della Fim - Cisl e della Fiom - Cgil.

Il sindacalista è stato lasciato a casa in tronco per “insubordinazione”, perché si sarebbe reso protagonista di un alterco con un caporeparto in mensa. Per molti tuttavia si tratterebbe solo di un pretesto per liberarsi di un personaggio scomodo, che ha sempre condotto trattative serrate per il riconoscimento dei diritti dei colleghi. L’ultima vertenza di cui si sta occupando riguarda l’estensione della quattordicesima mensilità.

“E’ evidentemente un provvedimento discriminatorio”, accusa il diretto interessato, che intende presentare ricorso per il reintegro nelle sue mansioni e che sostiene che la sua cacciata sia avvenuta in seguito ad un pretesto, mentre in realtà sarebbe legata alla sua attività, che in passato lo ha portato anche ad azioni clamorose, come un‘incursione nella sede della Cisl di Merate ed alla restituzione della tessera della Fiom..

Per lui si è trattato di un fulmine a ciel sereno: “Stavo svolgendo le mia mansioni, mi hanno chiamato dalla direzione e mi hanno consegnato la lettera, inizialmente faticavo a rendermene conto, poi mi hanno detto che avevo dieci minuti di tempo per andarmene e sgomberare il mio armadietto, non sono riuscito nemmeno a salutare tutti”.
Sul posto sono intervenuti in forze carabinieri e agenti di polizia, ma non si registrano al momento situazioni di tensione, eccetto qualche sporadico episodio legato a due persone che hanno scavalcato i cancelli per poter prendere servizio. Molti puntano ora il dito anche contro la modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. E’ già il secondo dipendente licenziato alla Fomas nel giro di un paio di mesi, entrambi della Usb