LAVORARE PER UN GIOCO CREA NUOVE ASSUNZIONI

LAVORARE per un gioco crea nuova occupazione. Accade a Milano dove nel giro di qualche anno si è sviluppata Jyamma Games, fondata nel 2019 da Giacomo Greco. Già campione di videogiochi, deejay, produttore di Snoop Dog in soli due anni il team di Jyamma Games è cresciuto fino a raggiungere 40 collaboratori, tra cui alcuni dei talenti italiani più brillanti che hanno lavorato nelle più importanti software house internazionali. Il team di Jyamma Games è impegnato attualmente nello sviluppo di un nuovo tipo di gioco ad elevata qualità grafica, ovvero un gioco AA+ Souls-Like ambientato in Italia, e chiamato in codice Project Galileo, che solitamente richiede un investimento tra i 2 e i 20 milioni di euro. "Jyamma Games – spiega Greco – è nata nel settembre del 2019 con l’obiettivo di creare giochi divertenti e piacevoli per diverse target di videogiocatori: dagli appassionati di design ai nostalgici dei giochi retro, dagli hardcore gamer ai casual. Abbiamo iniziato con la creazione di giochi mobile innovativi. Ad esempio, nel nostro hyper-casual battle royale GO-DOWN, abbiamo aggiunto la possibilità di giocare in contemporanea in sincrono con gli amici per aumentare il divertimento. Al tempo stesso, puntiamo allo sviluppo del gaming di qualità, con un gameplay solido e una grafica di prestigio. Per questo abbiamo puntato a sviluppare un videogioco di livello AA+, Project Galileo è un Soulslike per console e PC. Di fatto siamo tra le pochissime software house italiane che sono impegnate in un progetto di questa portata che può richiedere investimenti tra i 2 e i 20 milioni di euro".

In Project Galileo, il giocatore si troverà immerso nelle bellezze culturali e paesaggistiche italiane e vivrà un’esperienza unica all’insegna della celebrazione del Belpaese in formato gaming. "Per sei mesi – continua Greco – ci siamo occupati di ricerca e sviluppo sul prodotto e abbiamo messo in conto altri otto mesi di pre-produzione. Abbiamo puntato moltissimo sulla cura del dettaglio perchè vogliamo che il gamer si senta avvolto dalle bellezze italiane e percepisca le stesse emozioni che proverebbe viaggiando per l’Italia. Per creare tutto questo, in un solo anno il nostro team è passato da 10 a 45 collaboratori e stiamo lavorando per creare una demo rivolta esclusivamente ai publisher entro dicembre 2021. Sarà il momento per fare il passo successivo: proporre il progetto ai publisher, ovvero alle grandi case che distribuiscono i videogiochi. Il confronto con loro sarà decisivo per definire l’ulteriore sviluppo del videogame. Devo dire, comunque, che stiamo riscontrando già in questa fase l’interesse da parte dei publisher. Nel frattempo, a settembre parteciperemo al Tokyo Games Show. Si tratta del nostro debutto internazionale: Jyamma Games si presenterà al pubblico asiatico, estremamente qualificato e appassionato ai videogiochi come quello che stiamo progettando".

Quindi, la crescita dell’azienda si coniuga anche con un aumento dei livelli occupazionali?

"In un solo anno il nostro team è passato da 10 a 45 collaboratori. In particolare, l’incremento del livello occupazionale più rilevante lo abbiamo registrato nell’arco degli ultimi 810 mesi, nel corso dei quali siamo siamo cresciuti più del 400%. Lo sviluppo di un progetto così importante come project Galileo ha richiesto di strutturare un ampio team di collaboratori con competenze specifiche che comprendono professionalità molto diverse tra loro come programmatori, game designer e artisti. La produzione di un gioco AA+ è, infatti, molto simile a quella di un colossal hollywoodiano e richiede tempi di lavorazione e budget molto importanti: una volta presentata la demo ai publisher ci vorranno da un anno e mezzo fino a tre anni di sviluppo. Abbiamo organizzato una struttura efficace per supportare l’incremento delle attività; tuttavia, prevediamo per alzare ulteriormente il livello di inserire nei prossimi mesi altre risorse di livello senior".

Di quali figure professionali avete bisogno?

"Le due aree dell’azienda che andremo a integrare sono sicuramente il reparto artistico e il game design. In particolare, cercheremo nuovi game designer ovvero le figure che si occupano della progettazione del videogioco, il cui compito è di stabilire ogni dettaglio del prodotto: struttura, interfaccia, regole, modalità, trama, personaggi e molto altro. Un’altra figura importante che integreremo è un level designer, un vero e proprio architetto che deve essere in grado di creare la struttura del livello di gioco. Oltre a loro inseriremo nel reparto di animazione un’ulteriore figura".

La quinta edizione del Censimento dei Game Developer Italiani sviluppato da IDG Consulting sui dati forniti da IIDEA ha contato 160 imprese di sviluppo di giochi e team informali 1600 persone impiegate nel settore dei videogiochi con un aumento del 26% rispetto al numero di risposte registrato nel 2018. Gli sviluppatori italiani sono prevalentemente concentrati sullo sviluppo di videogiochi premium per console e PC, e sta crescendo il loro riconoscimento a livello globale per la capacità di sviluppare videogiochi di qualità AA-AAA con costi da videogiochi indipendenti. La distribuzione geografica delle imprese copre la maggior parte delle regioni, ma le aree con maggiore concentrazione includono Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna.