NOT AN ARTIST? LO IED FORMA LA GALASSIA DI ARTE E DESIGN

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PASSEGGIANDO tra i corridoi dei musei, ammirando i capolavori contenuti nelle gallerie d’arte, il più delle volte i nostri occhi si soffermano sul nome scritto sulla targhetta a descrizione dell’opera e la nostra mente vola tra i cassetti della memoria, alla ricerca di nozioni su quell’artista o particolare corrente. In questo panorama, però, esiste anche tutta una galassia di professionisti, altamente qualificati e specializzati, che non si possono propriamente definire artisti, ma senza i quali non avremmo l’occasione di godere delle bellezze di un’installazione permanente, di una mostra temporanea, e del patrimonio culturale particolarmente presente e diffuso nel nostro Paese.

Si tratta dei curatori, degli archivisti, dei cultural project manager, degli imprenditori culturali, oppure dei cosiddetti exhibition museum educator. Ma anche dei museum set up designer, degli art gallery manager, o dei restauratori e dei conservatori, professioni al centro della proposta formativa che in maniera trasversale e con specificità locali è presente nelle sedi dell’Istituto Europeo di Design – Ied di Como, Firenze, Roma, Madrid e Milano. Ed è proprio dall’osservazione dei mutamenti che stanno interessando lo scenario dell’arte e della cultura contemporanea, la cui evoluzione sta aprendo il mercato a nuove opportunità lavorative, che lo IED ha rilanciato il progetto denominato ‘Not an artist’, allo scopo di favorire il dialogo sul ruolo e sugli sviluppi futuri di tutte queste figure collaterali che accompagnano e completano il lavoro di artisti e designer, nonché la definizione dei confini labili tra arte e professioni del design.

"Not an artist ha avuto una genesi particolare, che risale all’incirca a sei anni fa – spiega Igor Zanti, direttore della sede Ied di Firenze e tra i primi fautori del progetto –. Parte delle ragioni che mi hanno spinto ha promuovere la sua creazione affondano in quello che è il mio percorso professionale. Dopo essermi laureato in storia dell’arte ho lavorato sia come critico, sia come curatore, ma non ho mai avuto l’ambizione di fare l’artista. Poi sono entrato in Ied come docente di fenomenologia delle arti contemporanee. Quando nel 2013 sono stato chiamato a dirigere la sede di Venezia mi sono guardato intorno. Sotto certi aspetti siamo una scuola d’arte e nel nostro network contiamo dal 2010 anche sull’Accademia di belle arti Aldo Galli di Como, ma quel che mi interessava era di indagare tutte quelle professioni che gravitano intorno alle produzioni artistiche e alle esposizioni. Di artista ce n’è uno, mentre di musei ce ne sono tanti". ‘Not an artist’ è quindi un colloquio itinerante che coinvolge esperti del settore e diversi stakeholder, oltre che una serie di appuntamenti pensati per mettere insieme artisti e designer. Un progetto che mira al costante aggiornamento dell’offerta accademica del gruppo Ied e all’inserimento nel corpo docenti di nuovi professionisti, proprio per fornire la più efficace esperienza formativa possibile a coloro che sono interessati a fare il proprio ingresso nel mondo dell’arte e della cultura contemporanea. L’obiettivo è colmare l’eventuale gap legato al passaggio tra lo studio in storia dell’arte e beni culturali e l’effettiva pratica delle professioni.

"Da queste indagini e riflessioni sono nati anche tutta una serie di corsi – aggiunge Zanti –, come ad esempio quello avviato tre anni fa di ‘museum design experience’ che forma persone in grado di progettare in toto un’esperienza museale: dalla parte educativa a quella riguardante la creazione dei percorsi espositivi. Ma anche un corso di ‘registrar’, una figura a metà strada tra il conservatore e il restauratore, della quale si stanno dotando quasi tutte le più importanti istituzioni mondiali, che è stato assorbito dall’Accademia Galli che lo trasformerà in un master". ’Not an artist’ nell’ultimo anno si è concentrato sulla pubblicazione di contenuti video originali, proseguendo nella sua indagine e riassumendo i risultati degli eventi passati. Il risultato è stato un “libro bianco” sullo stato attuale dell’arte e della cultura contemporanea.

Il progetto include anche la voce dei talenti di Ied Alumni Network, che attraverso le proprie storie sono oggi espressione e dimostrazione concreta di cosa significhi essere un professionista attivo del settore dell’arte. Tra loro Anna Shvets, Ceo di TAtchers’Art Management; Thomas Marsan, coordinatore della ricerca e delle mostre della Galleria Olivier Malingue; Asli Dalaman, assistente alla regia al Teatro alla Scala; Assel Akhmedzhanova, manager alla galleria d’arte TSE; e Gildo Medina, artista e designer multidisciplinare. Inaugurato il 17 giugno, tra gli appuntamenti in programma nell’ambito di ‘Not an artist’ vi è Ticino Art Today, una serie di conversazioni organizzata con l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli che coinvolge direttori di musei, galleristi e artisti del Canton Ticino.