ALMAWAVE, LA VOCE AL POSTO DELLA PASSWORD

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LA VOCE sostituisce le password e porta ad un livello di sicurezza più alto la tutela dei dati sensibili. È il passo avanti tecnologico che arriva dall’accordo strategico siglato fra Almawave, attraverso la controllata PerVoice, con la società Phonexia nata nel 2006 nella Repubblica Ceca e specializzata in software e tecnologie biometriche vocali. La partnership porta la società del gruppo Almaviva ad integrare le funzionalità delle proprie piattaforme, arricchendole dei sistemi di biometria vocale sviluppati da Phonexia.

Le nuove tecnologie studiate dalla società ceca, che opera in piena sinergia con l’Università di Tecnologia di Brno, consentiranno di effettuare l’autenticazione al telefono, a un’app o ad un servizio web, esprimendosi semplicemente con il linguaggio naturale, sostituendo di fatto l’utilizzo di password scritte.

L’accordo – spiega la società – unisce funzionalità e sicurezza, consentendo di scongiurare frodi o accessi indesiderati da parte di hacker, e in generale di tutelare i dati più sensibili. Le soluzioni sono pensate in particolare per il settore bancario e finanziario ma potranno trovare applicazione in qualsiasi servizio rivolto al pubblico, ad esempio in ambito Healthcare.

Almawave – società specializzata in Intelligenza Artificiale (AI), analisi del linguaggio naturale e nei servizi Big Data – ha chiuso il primo trimestre con un fatturato che sale a 6,9 milioni (+21,2%), ebitda a 1,4 milioni (+52,6%), ebit 0,6 milioni rispetto a 0,2 milioni del 2020 (+151%). "Sono estremamente soddisfatta di questo trimestre, segnato non solo dal nostro approdo in Borsa ma anche da performance in costante e deciso miglioramento, tanto in valore assoluto che in marginalità – commenta l’ad Valeria Sandei (nella foto) –. Tutte le linee guida strategiche presentate in Ipo stanno trovando attuazione, e i numeri che presentiamo ne sono un importante riscontro. Per proseguire in questo percorso stiamo investendo nel rafforzamento delle nostre strutture, anche in termini di organico, continuando l’on boarding di talenti. Da evidenziare l’importante crescita del backlog, che in pochi mesi è passato da 50 a circa 70 milioni di euro".