"FORMAZIONE, SOSTEGNO E UNA VETRINA PER LE IMPRESE VINCENTI"

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LA VETRINA, certo, è virtuale, ma più che concreti sono gli sforzi in direzione del futuro delle eccellenze imprenditoriali che di quella prestigiosa vetrina sono sempre state, e restano, le assolute protagoniste. Ossia, delle aziende parte del nuovo digital tour di valorizzazione ‘Imprese Vincenti 2021’, ideato da Intesa Sanpaolo e partito, la scorsa settimana, da una prima tappa dedicata ai temi dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo. A prendervi parte, nell’arena immateriale messa a disposizione dall’isitituto di credito e da partner come Bain&Company, Elite Gambero Rosso, Cerved, Microsoft Italia, Nativa, Circularity e Coldiretti, è stata la prima infornata di un piccolo esercito di oltre cento imprese virtuose (112 per l’esattezza) e pronte a mettersi ulteriormente in gioco, a beneficio proprio e di chi saprà seguire la strada da esse tracciata.

Selezionate dalla commissione organizzatrice in un mare di circa 3.500 autocandidature arrivate attraverso Internet, le società prescelte rappresentano il meglio della capacità dell’industria made in Italy di cavalcare i temi caldi della crescita e dell’evoluzione aziendale, nei più diversi settori di afferenza e in contesti geografici che spaziano dalle valli alpine alla Sicilia.

Tutte, nessuna esclusa, potranno accedere ai percorsi di valorizzazione e visibilità che prendono il via proprio dall’evento digitale dedicato, ma anche a programmi di supporto allo sviluppo e di consulenza su competenze strategiche e formazione.

"Imprese Vincenti 2021 punta a cogliere e sviluppare i segnali di reazione presenti nel panorama imprenditoriale italiano", ha dichiarato in proposito il responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, che vede "l’economia italiana e la fiducia delle Piccole e medie imprese in netto recupero" e considera il progetto come ulteriore volano per "offrire alle aziende più virtuose strumenti di crescita e visibilità". "Nell’arco temporale del Pnrr, e in coerenza con il nostro piano Motore Italia, mettiamo complessivamente a disposizione 400 miliardi di euro di erogazioni a medio-lungo termine per gli investimenti delle imprese e il sostegno alle famiglie".

Il quadro di fondo, in tema di attitudine delle imprese italiane a investire in ricerca e sviluppo, parlava, nel 2018, di circa 16 miliardi di euro, ovvero oltre il 60% delle spese totali, spesi dagli imprenditori su questo doppio fronte, con un’incidenza sul Pil pari allo 0,9% e con una crescita, nel decennio iniziato nel 2008, pari a quasi un terzo del volume totale. Tenendo presente, però, che questa dinamica viaggia a velocità ben diverse a seconda della dimensione delle aziende (l’87,5% degli investimenti totali è arrivato da parte di grandi gruppi nazionali o costole italiane di multinazionali) e che, al netto della crescita, resta profondo il gap con il conteso europeo, sia in termini di spese che di addetti specializzati nel settore.

Nel 2018, infatti, le spese in R&S per addetto nell’area dell’euro sono state pari a 751 euro per abitante (contro i 417 del Belpaese), mentre il peso degli addetti in R&S e dell’1,5% in Italia contro l’1,6% della media comunitaria.

Tornando a ‘Imprese Vincenti 2021’, invece, i partecipanti alla prima tappa del tour sono stati Adria Med (Pescara), Ausonia (Trapani), Bonetti Costruzioni Meccaniche (Cremona), Dimar (Modena), Dirello (Bari), Elettrolaser (Verona), Ibix (Ravenna), Icma (Milano), Lithos (Venezia), Mastelli (Imperia), Mdb (Chieti), Podium Engineering (Aosta), Siap+Micros (Treviso) e Stim (Latina). Mentre i temi dei prossimi sette appuntamenti, dopo l’Innovazione, saranno Internazionalizzazione, Digitalizzazione, ESG e Sostenibilità, Filiere e territorio e Capitale Umano, oltre ai focus su agro-alimentare e imprese non profit.

Lorenzo Pedrini